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Utrecht. Sparatoria sul tram potrebbe essere di natura estremista. la polizia indaga a 360°

Utrecht. Sparatoria sul tram potrebbe essere di natura estremista. la polizia indaga a 360°

K metro 0 – Utrecht – Gli investigatori sono al lavoro per comprendere fino in fondo le ragioni della sparatoria avvenuta in un tram ad Utrecht, nei Paesi Bassi. Secondo le ultime ricostruzioni, l’atto potrebbe essere considerato di natura estremista. Gokmen Tanis, ritenuto l’autore della sparatoria, era stato rilasciato dalla prigione recentemente e dovrà comparire

K metro 0 – Utrecht – Gli investigatori sono al lavoro per comprendere fino in fondo le ragioni della sparatoria avvenuta in un tram ad Utrecht, nei Paesi Bassi. Secondo le ultime ricostruzioni, l’atto potrebbe essere considerato di natura estremista. Gokmen Tanis, ritenuto l’autore della sparatoria, era stato rilasciato dalla prigione recentemente e dovrà comparire di fronte ai giudici a luglio, perché a processo per stupro. La natura dell’atto violento di lunedì e un biglietto ritrovato in una macchina che potrebbe essere quella usata per la fuga, portano a pensare che si sia trattato di un atto terroristico. Questo quanto riferito dai procuratori, sono al vaglio anche altre possibili ipotesi.

Joost Lanshage, un portavoce della polizia, ha dichiarato agli organi di stampa che: “Se dovessimo basarci sulla lettera che abbiamo trovato, allora si potrebbe pensare alla matrice terroristica”. Il legislatore Geert Wilders, intervenuto in parlamento, ha riferito che il biglietto esprimeva un supporto per i “fratelli musulmani”. Si evince, inoltre, che le investigazioni per ora non hanno rilevato nessun collegamento tra il Gokmen Tanis, principale sospettato, e le vittime della sparatoria. Tre persone sono morte: una diciannovenne della vicina città di Vianen e due uomini di 28 e 49 anni di Utrecht. Altre tre persone sono state coinvolte e hanno riportato gravi ferite mentre sono quattro i feriti meno gravi.

Nel pomeriggio di martedì, il primo ministro olandese, Mark Rutte, e il ministro della Giustizia, Ferd Grapperhaus, hanno portato dei fiori sul luogo dell’attentato. Tanis, il 37enne di origine turca, era già stato sospettato per “omicidio con intenti terroristici”. Nella giornata di lunedì è stato nuovamente fermato, dopo una lunga caccia all’uomo che ha praticamente paralizzato la città e allarmato l’intera nazione. Sull’uomo è stata trovata anche un’arma. Le autorità hanno poi comunicato tutto il resoconto giudiziario di Tanis, dal quale emergeva il rilascio dalla prigione il primo marzo scorso e un processo per stupro fissato per luglio. La corte aveva acconsentito il suo rilascio a seguito della volontà di Tanis di collaborare con le autorità. In passato era stato assolto proprio per omicidio e poi incarcerato per possesso illegale di armi e furto.

Wilders, dopo il rilascio del principale sospettato a marzo, ha dichiarato che il ministro della Giustizia Grapperhaus deve dimettersi per il grave errore commesso. Durante un dibattito parlamentare, Wilders si è rivolto così al ministro: “Lei è politicamente responsabile per questo. Deve rassegnare le dimissioni, se ne vada di qui”.

Il portavoce della polizia olandese, Martin de Wit, ha aggiunto che altre tre persone sono state fermate a seguito della sparatoria di lunedì: il possibile assassino e due altre persone forse coinvolte nell’attentato. I Paesi Bassi non erano stati ancora colpiti da attentati su larga scala, come capitato ad altri Paesi europei come la Francia, il Belgio e il Regno Unito.  “La sparatoria non era un incubo ma la cruda realtà con la quale ci siamo svegliati”, ha dichiarato Rutte.

I media olandesi e turchi hanno ipotizzato che ci fosse qualche tipo di relazione tra l’assassino e le vittime. Tuttavia, i procuratori hanno prontamente smentito la possibilità, visto che nessuna delle vittime conosceva Gokmen Tanis.

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