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Mozambico. Il presidente Nyuis: “Il ciclone Idai potrebbe aver causato mille morti”

Mozambico. Il presidente Nyuis: “Il ciclone Idai potrebbe aver causato mille morti”

K metro 0 – Johannesburg – Il presidente del Mozambico Filipe Nyuis ha dichiarato che il ciclone Idai ha causato almeno mille morti, probabilmente il peggior evento atmosferico degli ultimi 20 anni. Nyusi è intervenuto ai microfoni di Radio Mozambico per parlare dell’accaduto, spiegando che anche se il conto delle vittime ha raggiunto quota 84,

K metro 0 – Johannesburg – Il presidente del Mozambico Filipe Nyuis ha dichiarato che il ciclone Idai ha causato almeno mille morti, probabilmente il peggior evento atmosferico degli ultimi 20 anni.

Nyusi è intervenuto ai microfoni di Radio Mozambico per parlare dell’accaduto, spiegando che anche se il conto delle vittime ha raggiunto quota 84, il numero reale potrebbe essere superiore a mille. “Sembra che nei prossimi giorni si registreranno almeno 1000 morti, oltre 100mila persone – ha aggiunto il presidente – sono a rischio”. I fiumi Pungue e Buzi sono esondati e hanno fagocitato interi villaggi e isolato comunità. “E’ un disastro di proporzioni enormi. Abbiamo visto cadaveri galleggiare”.

Le province rurali di Manica e Sofala, inclusa la città portuale di Beira, sono quelle che hanno subito più danni. Il 90% di Beira, come riporta la Croce Rossa, è stata distrutta o ha riportato dei danni. Il blackout permanente ha costretto le autorità a chiudere gli aeroporti e molte delle strade. Secondo altri ufficiali dei servizi d’emergenza non c’è la certezza che il numero dei morti possa arrivare a mille, come prospettato dal presidente Nyusi.

Il ciclone Idai ha colpito anche l’entroterra, con forti raffiche di vento e nubifragi in Zimbabwe e Malawi. Nei tre Paesi, sono state riportate 215 morti dagli organi di stampa ufficiali, centinaia i dispersi.  Almeno 126 le vittime in Mozambico e Malawi, 89 in Zimbabwe. Jamie LeSueur, che ha guidato la ricognizione aerea della Croce Rossa, ha parlato dei danni inflitti dal ciclone, definendoli “ingenti e terrificanti”. “La situazione è disastrosa. La scala di devastazione è enorme. Il 90% dell’area è praticamente distrutta”, ha aggiunto LeSueur. “Le linee di comunicazione sono interrotte e le strade sono distrutte – ha proseguito – Alcune comunità non sono fisicamente raggiungibili. Beira è stata colpita duramente, ma da quello che abbiamo sentito, la situazione fuori potrebbe essere anche peggiore. Domenica una diga è saltata e ha interrotto l’ultima strada rimasta per accedere alla città.”

Il presidente del Mozambico, Filipe Nyusi, e il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, hanno fatto immediatamente ritorno nei rispettivi Paesi per affrontare l’emergenza causata dal ciclone. Mnangagwa ha dichiarato di voler essere “coinvolto direttamente nella reazione del Paese”, per questo è volato dagli Emirati Arabi Uniti e ha dichiarato lo stato di calamità nazionale. Alle operazioni di soccorso stanno contribuendo le Nazioni Unite e la Croce Rossa. Si lavora per far arrivare medicine e cibo con gli elicotteri nelle aree maggiormente colpite.

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