K metro 0 – Terni – E’ stato effettuato per la prima volta all’ ospedale di Terni dal primario Fabrizio Spallaccia un delicato intervento osteotomia mascellare-mandibolare e del mento praticata con l’ ausilio della tecnologia 3D. L’operazione, praticata nei giorni scorsi su una ventottenne laziale per correggere una grave deformazione del viso, si è conclusa
K metro 0 – Terni – E’ stato effettuato per la prima volta all’ ospedale di Terni dal primario Fabrizio Spallaccia un delicato intervento osteotomia mascellare-mandibolare e del mento praticata con l’ ausilio della tecnologia 3D. L’operazione, praticata nei giorni scorsi su una ventottenne laziale per correggere una grave deformazione del viso, si è conclusa positivamente, permettendo anche una dimissione di appena quattro giorni e l’inizio del recupero della paziente al termine del quale avra miglioramenti decisivi sulla qualita della vita sia del apunto di vista funzionale che sociale.
«L’assoluta novità è l’uso della tecnologia 3D, che ci ha consentito di programmare l’intervento mediante un sofisticato software, con cui abbiamo potuto prevedere sul computer gli spostamenti millimetrici realizzati poi sulle ossa mascellari della paziente simulando l’effetto prodotto sulla morfologia e sulla simmetria del profilo della ragazza. Dopodiché, la tecnologia CAD-CAM che utilizza una stampante 3D, sono state realizzate delle mascherine intraoperatorie ad hoc, che ci hanno guidato nel riprodurre gli spostamenti delle ossa mascellari e mandibolari, come programmato dal software. Così procedendo abbiamo anche risparmiato almeno il 20 per cento del tempo intraoperatorio». La pre-visualizzazione di come il viso cambierà dopo l’intervento, oltre ad agevolare il chirurgo, è importante anche per il paziente che prima dell’operazione può vedere in 3D i risultati. «Per l’ampio uso delle tecniche 3D, che può essere esteso anche alle ricostruzioni post-oncologiche – aggiunge il direttore generale Maurizio Dal Maso – abbiamo previsto un investimento finalizzato al potenziamento di queste tecnologie e un contestuale ampliamento di organico (a breve dovrebbe uscire un avviso pubblico) per dedicare, come richiesto dal dottor Spallaccia, almeno un dirigente medico al complesso utilizzo di questo sofisticato software».