K metro 0 – Bruxelles – Il 2018 è stato uno degli anni peggiori dell’ultimo decennio per i disagi aerei dei cieli europei: mentre il traffico aereo europeo è aumentato del 3,8% (2018 rispetto al 2017), i ritardi nell’aria sono saliti alle stelle del 105%, a causa di una combinazione di carenze di ATC, scioperi
K metro 0 – Bruxelles – Il 2018 è stato uno degli anni peggiori dell’ultimo decennio per i disagi aerei dei cieli europei: mentre il traffico aereo europeo è aumentato del 3,8% (2018 rispetto al 2017), i ritardi nell’aria sono saliti alle stelle del 105%, a causa di una combinazione di carenze di ATC, scioperi di ATC e una generale e inefficiente struttura dello spazio aereo dell’UE.
Secondo gli ultimi dati registrati da Eurocontrol, circa 334 milioni di passeggeri sono stati colpiti dalle conseguenze di ritardi e cancellazioni dei voli, con un costo di 17,6 miliardi, che ha rappresentato per l’economia UE un aumento del 28% rispetto al 2017.
“I progressi nel settore dell’aviazione sono in fase di stallo e stiamo tornando indietro”, ha detto, secondo quanto riportato da Reuters, Michael O’Leary, CEO di Ryanair e presidente di Airlines for Europe (A4E), in una dichiarazione che illustrava i passaggi per affrontare la questione.
Le conseguenze dei ritardi record dello scorso anno, hanno unito, però, i COO delle compagnie aeree facenti parte di), insieme ai leader della Civil Air Navigation Services Organization (CANSO), della European Business Aviation Association (EBAA) ed Eurocontrol, hanno lanciato la dichiarazione “Efficient Airspace”, concordando una serie di principi e misure per migliorare la situazione il più rapidamente possibile. Molte delle misure concordate nella dichiarazione di novembre sono già state affrontate e saranno messe in atto all’inizio del programma estivo del 2019.
Thomas Reynaert, Managing Director di A4E, ha dichiarato: “Come hanno dimostrato gli ultimi mesi, è necessario uno sforzo congiunto tra parti interessate operative e politiche per far sì che si verifichino reali progressi. Continuiamo a chiedere ai governi nazionali e all’UE di fare della riforma del sistema di gestione del traffico aereo inefficiente in Europa una priorità politica prioritaria”. E a tal fine, l’A4E raccomanda una serie di azioni e soluzioni agli stakeholder politici, come ad esempio, la riduzione al minimo dell’impatto delle interruzioni locali dei servizi, la gestione accentrata a livello europeo della rete di traffico aereo, promuovere una concorrenza competitiva nella fornitura dei servizi ATC.
Il gruppo industriale si è inoltre impegnato a rinnovare gli sforzi sulla sostenibilità. A4E ha affermato che questioni operative come gli scioperi dell’ATC hanno portato a 1 milione di tonnellate di emissioni di CO2 evitabili dal 2014. Il summit si è svolto un giorno dopo che uno studio finanziato dagli investitori ha dichiarato che le compagnie aeree stanno facendo troppo poco nella lotta contro il riscaldamento globale, aggiungendo aerei più efficienti in termini di carburante e misure per garantire che i voli siano a pieno regime aiuterebbero a limitare le emissioni.
Sono attese, quindi, grandi novità per i viaggiatori europei.