K metro 0 – Pyongyang – La Corea del Nord sta rimettendo in piedi un centro missilistico che era stato smantellato lo scorso anno, all’interno di un progetto di disarmo graduale. L’indiscrezione proviene da diversi analisti esteri e da un legislatore sudcoreano che è stato ascoltato dai servizi segreti di Seoul. Il sito in questione
K metro 0 – Pyongyang – La Corea del Nord sta rimettendo in piedi un centro missilistico che era stato smantellato lo scorso anno, all’interno di un progetto di disarmo graduale. L’indiscrezione proviene da diversi analisti esteri e da un legislatore sudcoreano che è stato ascoltato dai servizi segreti di Seoul.
Il sito in questione sarebbe quello di Tongchang-ri, vicino al confine con la Cina. l’intelligence sudcoreana ha fornito i dettagli della faccenda durante un incontro privato avvenuto martedì. La Corea del Nord non ha risposto nell’immediato. In un articolo pubblicato da 38 North, magazine online specializzato in affari nordcoreani, sono state rese disponibili immagini satellitari che mostrano la ricostruzione del sito. Il periodo di riferimento è quello che va dal 16 febbraio al 2 marzo. Le operazioni di smantellamento, invece, erano iniziate la scorsa estate, come gesto simbolico dopo il primo incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un. Secondo quanto riportato dagli analisti, la Corea del Nord non avrebbe completato lo smantellamento proprio per avere un vantaggio nei negoziati con gli USA.
Le foto satellitari scattate allora, avevano mostrato i tecnici a lavoro sulle strutture e sulle rotaie utilizzate per collocare i missili sulla rampa di lancio.
Le nuove istantanee sono state scattate a due giorni dall’incontro fallimentare tra Trump e Kim ad Hanoi e mostrano una ricostruzione che procede a ritmi spediti. Da agosto le parti non ancora smantellate sono proprio la piattaforma di lancio dei missili e la pedana per il test dei motori. Uno dei legislatori che ha partecipato all’incontro dell’intelligence sudcoreana ha spiegato nel dettaglio la ricostruzione in atto attraverso le parole del direttore del NIS, Suh Hoon. Si è parlato in particolare di porte e tetti in fase di ristrutturazione. Citando proprio Suh, ha spiegato che questa operazione sarebbe utile per riattivare il lancio di missili intercontinentali, nel caso in cui non si raggiunga un accordo nei trattati sul nucleare. Potrebbe anche trattarsi però di una messinscena, ovvero le strutture che si stanno ricostruendo potrebbero esser fatte saltare in aria come dimostrazione per gli ispettori statunitensi. Questo lo scenario prospettato, se le trattative con Washington dovessero andare in porto.
L’ex funzionario del dipartimento di Stato americano, attualmente direttore del sito sopracitato 38North, Joel Wit, ha commentato la faccenda al Wall Street Journal: “Non è un segnale positivo. È un passo indietro dal punto in cui eravamo, se si considera la volontà della Corea del Nord di limitare i suoi programmi militari”. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, John Bolton, ha rilasciato delle dichiarazioni agli organi di stampa: “Se la Corea del Nord non comincerà a denuclearizzare, gli Stati Uniti potrebbero studiare una nuova tornata di sanzioni. Il presidente Trump vuole comunque incontrare Kim Jong-Un per raggiungere un accordo in tempi brevi”.