K metro 0 – Madrid – Secondo le fonti di polizia consultate da El Paìs, il partito spagnolo di estrema destra Vox ha intrapreso una campagna per dissociarsi dal suo rappresentante della città di Lleida. José Antonio Ortiz Cambray, infatti, è stato arrestato dal Mossos d’Esquadra, il corpo di polizia della Catalogna con l’accusa di
K metro 0 – Madrid – Secondo le fonti di polizia consultate da El Paìs, il partito spagnolo di estrema destra Vox ha intrapreso una campagna per dissociarsi dal suo rappresentante della città di Lleida. José Antonio Ortiz Cambray, infatti, è stato arrestato dal Mossos d’Esquadra, il corpo di polizia della Catalogna con l’accusa di aver abusato di una persona con gravi disabilità.
Il presunto crimine è stato rilevato per la prima volta dai responsabili di un centro privato per persone con disabilità a Lleida, quando uno dei suoi ospiti ha iniziato a comportarsi in modo strano. Dopo aver parlato con lui e aver controllato il suo cellulare, hanno capito che c’era un’alta possibilità che il bambino avesse subito abusi sessuali da parte del politico. Apparentemente, Ortiz avrebbe pagato al bambino circa cinque euro per fellatio e altre pratiche sessuali. Per ora, la polizia sta indagando sul caso e si sospetta che potrebbero esserci almeno altre tre vittime.
Il partito, guidato da Santiago Abascal, assicura in una nota ufficiale che il detenuto per presunti reati di abuso sessuale “non occupa alcuna posizione di responsabilità in Vox ed è solo un affiliato” e ha eliminato dagli account Twitter e Instagram tutti i post in cui Ortiz Cambray era stato presentato come presidente del partito a Lleida. Ad esempio, quello in cui, a fine gennaio, lo si ringraziava per il lavoro svolto nella sua città o la una foto della riunione di Madrid in cui Abascal compariva di fianco al presidente regionale del partito. Secondo la versione ufficiale, il Comitato Esecutivo Nazionale di Vox “non ha accettato la sua proposta di presiedere la direzione provinciale di Lleida e, quindi, non è mai stato il suo presidente”.
Tuttavia, secondo Europa Press, Ortiz non solo è apparso come leader del partito a Lleida sui social network, ma lo scorso lunedì si sarebbe anche recato all’ufficio del procuratore provinciale per presentare, come presidente del partito, una denuncia di un presunto reato per incitamento all’odio dopo la comparsa di bambole impiccate con l’acronimo di Ciudadanos, PP, PSC, Unidos Podemos e Vox. Lo scorso dicembre, invece, ha informato in qualità di presidente provinciale di Vox i diversi media catalani che il partito si sarebbe candidato alle elezioni municipali il prossimo maggio nella capitale Lleida e nella maggior parte delle capitali della contea. Inoltre, l’uomo si è presentato come candidato di Vox al Senato per la città di Lleida alle elezioni generali del 2016, ottenendo solo 153 voti, lo 0,29% dei voti. Nel 2011 è stato candidato sindaco della capitale della Piattaforma per la Catalogna, una formazione di estrema destra i cui membri hanno finito per aderire al partito di Abascal.
Secondo i giornali La Mañana e Segre, che per primi hanno dato la notizia, l’arresto di Ortiz si sarebbe svolto martedì scorso mentre era nel suo ufficio, nel quartiere di Cappont.
La direzione generale di Vox ha sospeso il suo affiliato “fino a quando i fatti non saranno chiariti o una decisione ben fondata potrà essere presa”. E ha sottolineato che il partito propone “l’indurimento delle pene” dei crimini “relativi alle informazioni pubblicate”, senza fare esplicito riferimento a ciò a cui si riferisce. Al momento, il detenuto è in attesa di andare in tribunale per dichiarare per questi crimini, come ricordano da Vox sono proprio quei crimini che il partito cerca di punire con pene più severe.