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Programma spaziale: Tajani chiede a commissione Ue di non bloccare accordo del Pe con il consiglio Ue

Programma spaziale: Tajani chiede a commissione Ue di non bloccare accordo del Pe con il consiglio Ue

K metro 0 – Bruxelles – Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha chiesto alla Commissione Ue di non bloccare l’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio Ue sul nuovo programma spaziale europeo e si dice ‘stupito’ della posizione assunta dall’esecutivo comunitario. In una nota Tajani ha ricordato che il 27 febbraio scorso i co-legislatori,

K metro 0 – Bruxelles – Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha chiesto alla Commissione Ue di non bloccare l’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio Ue sul nuovo programma spaziale europeo e si dice ‘stupito’ della posizione assunta dall’esecutivo comunitario. In una nota Tajani ha ricordato che il 27 febbraio scorso i co-legislatori, Parlamento Ue e Consiglio, sono giunti ad un accordo per il nuovo programma spaziale, sulla base della proposta della Commissione europea precisando che il Parlamento Ue ha lavorato per mesi con la Commissione e con il Consiglio per definire un programma spaziale ambizioso in linea con gli interessi dei cittadini europei.

Il presidente dell’Eurocamera ha detto: “Sono stupito che, malgrado l’accordo raggiunto dai co-legislatori dopo così tanti incontri, ora la Commissione stia cercando di bloccare l’adozione del programma. Chiedo all’Esecutivo Ue di non ostacolare le decisioni adottate dai rappresentanti eletti dai cittadini. In questi mesi, abbiamo affrontato tutti gli aspetti della proposta, in un clima di confronto costruttivo tra le diverse istituzioni. Sarebbe molto difficile spiegare agli europei che un programma così vitale per il nostro futuro non veda la luce ad un passo dal traguardo”.

Tajani è intervenuto dopo che il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, ha parlato delle riserve di Bruxelles sull’intesa raggiunta.

Il portavoce della Commissione Ue ha detto: “Riserve ad esempio sulla delega di alcune funzioni e compiti dall’agenzia dell’Unione a Praga, l’agenzia sui satelliti mondiali, all’agenzia spaziale europea e ciò crea come abbiamo già detto problemi non solo in termini degli obblighi finanziari e di bilancio ma anche sulla autonomia delle decisioni della Commissione Ue. Abbiamo il dovere di difendere le prerogative istituzionali di questa casa, stiamo lavorando strettamente con i co-legislatori per trovare un’adeguata soluzione che presevi gli interessi Ue. Nel processo legislativo, non blocchiamo nulla o attacchiamo nessuno. In questo processo la Commissione ha il suo ruolo che è scritto nei trattati”.

Dopo la conclusione positiva dei negoziati (trilogo) con gli Stati membri sul nuovo programma spaziale 2021-2027, l’europarlamentare di Forza Italia-Ppe, Massimiliano Salini, relatore al Parlamento Ue su questi lavori, ha dichiarato: “Mentre c’è chi promette investimenti e non li fa, nascondendosi dietro a slogan superficiali o aggrappandosi ad illusori atteggiamenti neo nazionalisti e anti-europei, in Europa c’è chi lavora per avere politiche sempre più efficaci: è il caso dell’accordo sullo Spazio, che pone le basi per investimenti miliardari e scommette sull’enorme potenzialità della collaborazione tra Stati, a beneficio di tutti i cittadini europei. Il programma promuove un ruolo forte dell’Europa nello spazio nell’ambito della navigazione terrestre e dell’osservazione della terra, settori strategici per l’innovazione tecnologica, dove l’Ue può e deve ricoprire un ruolo di leader per affrontare la sfida crescente posta dalle altre potenze globali, Stati Uniti e Cina in primis.

L’Europa è la seconda potenza spaziale mondiale, come dimostrano i numeri impressionanti: il settore Spazio infatti dà lavoro ad oltre 230mila persone e crea valore per oltre 62 miliardi di euro, mentre un terzo dei satelliti del mondo è ‘made in Europe’. Nel trilogo abbiamo difeso le istanze approvate a larghissima maggioranza dal Parlamento. Come relatore ho lavorato per valorizzare l’assoluta eccellenza e la competitività della nostra industria spaziale, sostenendone la capacità di creare un’occupazione altamente qualificata, stimolare la ricerca e l’innovazione tecnologica. Le ricadute pratiche dei dati prodotti da sistemi satellitari Ue come Galileo e Copernico sono enormi: dalla sicurezza aerea e stradale al monitoraggio delle infrastrutture, dagli interventi di protezione civile in caso di terremoti e disastri naturali al controllo dei confini e alla gestione dei flussi migratori, dal meteo all’agricoltura di precisione, senza contare i possibili utilizzi per potenziale controlli e migliorare l’implementazione della legislazione nazionale, tagliando i costi e riducendo le frodi. Per quanto riguarda il budget (non incluso nell’accordo negoziato in quanto sarà deciso con gli altri capitoli di spesa nelle trattative generali sul bilancio a lungo termine dell’Unione europea 2021-2027), Forza Italia-Ppe difende un maggiore stanziamento di risorse pari a 16,9 mliardi di euro. Il Programma spaziale valorizza l’eccellenza europea sia a ‘monte’ (‘upstream’) con i sistemi satellitari per l’osservazione della Terra ‘Copernico’, la navigazione ‘Galileo’, le comunicazioni governative ‘Govsatcom’, e la sorveglianza dello spazio ‘SSA’ ; sia a ‘valle’, cioè nelle attività ‘downstream’, legate all’utilizzo dei dati prodotti dai satelliti stessi, dove l’Ue può affrontare con strumenti efficaci la competizione con americani e cinesi nello sviluppo di droni, software di navigazione, nei settori della guida autonoma e del monitoraggio delle emissioni di CO2”.

 

di Salvatore Rondello

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