K metro 0 – Sofia – Gli Stati Uniti hanno formalmente sospeso i propri obblighi risalenti al trattato sui missili nucleari a medio raggio (INF), il mese scorso, che poneva un blocco sui missili terra-aria e balistici con una gittata da 500 a 5.500 km. Con la sospensione degli obblighi gli USA, secondo gli organi di stampa, si stanno preparando al periodo che seguirà la fine del trattato. La Russia, dal canto suo, si è adeguata.

Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha dichiarato nella giornata di venerdì che la violazione da parte della Russia del trattato che di fatto pose fine alla Guerra fredda, è una delle sfide più pressanti in tema di sicurezza per l’Alleanza. Stoltenberg ha ribadito che la Russia debba ritornare a rispettarlo, visto che per anni è stato una solida certezza in fatto di controllo degli armamenti. Il segretario generale ha parlato a seguito dell’incontro con il primo ministro bulgaro Boyko Borissov a Sofia: “La NATO non vuole un’altra Guerra fredda. Non vogliamo una nuova corsa agli armamenti e chiediamo alla Russia di rientrare nelle obbligazioni del trattato INF.” Stoltenberg ha poi aggiunto che “questi nuovi missili Russi possono contenere testate nucleari, possono raggiungere le città europee, sono difficili da rilevare, e inoltre arrivano con poco preavviso, così da ridurre la soglia di un potenziale utilizzo di armi nucleari in un conflitto. Per questo è importante che la Russia rientri negli obblighi del trattato”. Ha poi concluso dicendo che la NATO comunque dovrà abituarsi all’idea di un mondo senza il trattato INF e con molti più missili Russi.

Stoltenberg è in Bulgaria per celebrare il 15esimo anno di presenza del Paese balcanico all’interno della NATO. “Un alleato fortemente impegnato e di grande valore nell’Alleanza” ha dichiarato il segretario generale, sottolineando il ruolo strategico della Bulgaria nella regione del Mar Nero e il contributo fornito alla NATO nelle missioni in Afghanistan, Kosovo e Iraq.

La preoccupazione nasce proprio dal fatto che queste armi a media gittata impiegano meno tempo per raggiungere l’obiettivo prestabilito, se comparati con i missili balistici intercontinentali. Questo altro tipo di missili, invece, non lasciano molto spazio decisionale e potenzialmente potrebbe scoppiare un conflitto nucleare da un falso allarme. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha fortemente sconsigliato agli Stati Uniti di impiegare nuovi missili in Europa, aggiungendo che la Russia reagirà mettendo anch’essa in campo missili che impieghino pochissimo tempo per raggiungere gli obiettivi.