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Francia: si giunge a un intesa dopo la lotta di potere tra Air France e KLM

Francia: si giunge a un intesa dopo la lotta di potere tra Air France e KLM

K metro 0 – Parigi – È una battaglia tra i vertici di potere quella che ha luogo nell’ultimo periodo tra Air France e KLM. Benjamin Smith, neoamministratore delegato del gruppo che riunisce insieme le due compagnie, francese e olandese, di recente avrebbe chiesto che Pieter Elbers, amministratore delegato di KLM, venga rimosso dall’incarico e

K metro 0 – Parigi – È una battaglia tra i vertici di potere quella che ha luogo nell’ultimo periodo tra Air France e KLM. Benjamin Smith, neoamministratore delegato del gruppo che riunisce insieme le due compagnie, francese e olandese, di recente avrebbe chiesto che Pieter Elbers, amministratore delegato di KLM, venga rimosso dall’incarico e sostituito, a causa del suo continuo elogiare soltanto l’autonomia della compagnia di Amsterdam e le sue prestazioni economiche.

Adesso, Air France e KLM sembrano aver raggiunto un compromesso, ponendo fine alla lotta di potere che ha dato del filo da torcere ai governi, al personale dipendente e ovviamente agli azionisti olandesi. Air France ha anche stretto un altro accordo con i piloti francesi, relativo ai salari, dopo un lungo periodo di scioperi, già dallo scorso anno, che hanno provocato la perdita di circa 335 milioni di euro in termini di profitti nel 2018.

L’accordo non è stato reso noto nei dettagli, ma Frederic Gagey, il Chief Financial Officer del gruppo, ha detto che il piano elaborato dovrebbe aumentare le prospettive delle due compagnie, nonostante il prezzo del carburante alle stelle e altri ostacoli che potrebbero prospettarsi. Secondo Gagey, il gruppo non vuole “assolutamente” fondere completamente le due compagnie: secondo il piano, è prevista la creazione di un nuovo comitato direttivo congiunto, che secondo Smith dovrebbe semplificare le decisioni e agevolare la condivisione delle diverse azioni commerciali, tra cui gli acquisti.

In questo modo, l’accordo consentirebbe a Elbers, contrario all’idea di un’alleanza più stretta, di mantenere la sua posizione di amministratore delegato.

La scorsa settimana, Smith ha anche incontrato i ministri delle finanze e delle infrastrutture dell’Olanda, proprio per discutere il futuro dei rapporti tra i due paesi: Mark Rutte, primo ministro olandese, durante una conferenza stampa venerdì scorso, ha detto che”È incredibilmente importante per l’economia olandese che KLM funzioni bene”, rifiutando di descrivere i dettagli, ma sottolineando la posta in gioco, e ha aggiunto che “La compagnia non è in pericolo, ma è comunque un’organizzazione che, se confrontata con altre compagnie aeree, non funziona brillantemente”.

Air France-KLM ha dichiarato, per il 2018, un utile complessivo di 409 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente, ma inferiori a quelle di alcuni colleghi. I ricavi nel 2018 sono stati 26,5 miliardi di euro, in crescita del 2,5 per cento rispetto al 2017. Ma se i francesi sono cresciuti in un anno dello 0,4%, gli olandesi hanno registrato +4,5%, e questo, secondo un dirigente di KLM, dipenderebbe un problema culturale tra francesi e olandesi che si può risolvere soltanto con “il ritorno a quello che eravamo fino al 2003, cioè niente gruppo, soltanto una stretta cooperazione dove ha luogo maggiore flessibilità”. Il gruppo ha avvertito che il contesto globale sarà “incerto” nel 2019 a causa di tensioni geopolitiche in diversi paesi in cui opera e alti prezzi del carburante.

Secondo i media francesi, sarebbero queste tensioni che hanno distratto Air France da Alitalia: le fonti hanno spiegato che, nonostante lo stato francese possegga il 14% delle azioni, Parigi non è ancora pronta per pensare a investimenti esterni, quando la sua situazione interna è piuttosto precaria, e che non sono le tensioni diplomatiche tra Italia e Francia ad aver causato il ritiro della compagnia aerea francese dal possibile acquisto.

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