K metro 0 – Berlino – Trafi, la piattaforma tecnologica per la mobilità collettiva, e Berliner Verkehrsbetriebe (BVG), la principale compagnia di trasporti pubblici di Berlino (che, nella capitale tedesca, gestisce centinaia di linee di autobus, tram e metropolitana, nonché 6 traghetti), hanno annunciato il 18 febbraio – come riportato dall’ Associated Press – una
K metro 0 – Berlino – Trafi, la piattaforma tecnologica per la mobilità collettiva, e Berliner Verkehrsbetriebe (BVG), la principale compagnia di trasporti pubblici di Berlino (che, nella capitale tedesca, gestisce centinaia di linee di autobus, tram e metropolitana, nonché 6 traghetti), hanno annunciato il 18 febbraio – come riportato dall’ Associated Press – una nuova partnership per migliorare i servizi di mobilità multimodale in città. I berlinesi presto saranno in grado, usando una sola app, di orientarsi rapidamente nei vari servizi del trasporto pubblico, compreso il noleggio di biciclette, il car-sharing e i taxi: senza bisogno di usare app specifiche per ogni servizio.
Da Vilnius, in Lituania, il quartier generale di Trafi sottolinea che Berlino, così, sarà la prima grande capitale europea ad avere un’app per i trasporti capace di gestire, in modo centralizzato, le richieste per tutti i servizi: con la necessità, per l’utente, di passare da un unico “login”. Questo servizio introdotto rappresenta un altro passo avanti sulla strada della cosiddetta “integrazione profonda” delle app: che, da un lato, permette all’utente di evitare la scomodità di avere a che fare con una molteplicità di provider, e, dall’altro, contribuirà fortemente a migliorare la mobilità nelle grandi città, evitando che migliaia di persone, ogni giorno, restino bloccate, nelle loro macchine, in strade ultra-congestionate. “Tutto questo va nella direzione giusta”, ha sottolineato Andreas Knie, esperto di mobilità al Centro di Scienza Sociale di Berlino; “al giorno d’oggi è indispensabile che i servizi di trasporto siano connessi, appunto sul network dei telefoni cellulari, così che si possa facilmente passare dall’uno all’ altro”.
Attualmente, servizi di questo tipo sono già usufruibili a Vilnius, Rio de Janeiro e Giakarta. Limitandoci alle sole grandi città europee, se diverse di esse (Oslo, Budapest, Malmo, Amburgo, Milano, Ginevra, Lubiana, ecc…) hanno da tempo in corso programmi di riconversione della mobilità cittadina nel senso di una sempre maggior sostenibilità, e tutela dell’ ambiente (con incentivazione delle auto elettriche, potenziamento dei servizi di bike-sharing e car-sharing, sviluppo delle piste ciclabili, ecc…), sinora solo Helsinki, però, è riuscita a creare un programma per gli smartphone analogo a quello di Trafi. Che permette all’utente di visualizzare rapidamente tragitti e orari di tutti i mezzi realmente disponibili, e anche di pagare il servizio scelto.
Tornando a Berlino, comunque,il sistema di trasporti urbano – un misto di linee di metropolitana, tram, bus e rotaie intercambiabili che serve un’area urbana grande, all’incirca, quanto quella di Dallas negli USA – si sta sforzando di adattarsi a una popolazione che è arrivata quasi a 4 milioni. L’amministrazione della capitale, guidata dalla storica SPD, ha lottato, negli ultimi anni, per adattare nuovi servizi di trasporto, come compagnie di car-sharing e nuovi prototipi di biciclette e scooter, alle infrastrutture esistenti, alcune delle quali risalenti al XIX secolo. Andreas Knie è sinceramente scettico sulla possibilità che la BVG, la compagnia pubblica, di proprietà del Land di Berlino-Brandeburgo, che, insieme ad altre minori, gestisce da decenni i trasporti urbani (con più di 2 milioni e mezzo di utenti al giorno), si adatti facilmente a cambiare il suo modello di business.
Non è stato subito chiarito, comunque, se le compagnie minori, sempre di proprietà pubblica (come la Bahn Berlin- GMB H, che gestisce piccole ferrovie locali, e la Deutsche-Bahn AG), parteciperanno alla nuova app con le stesse condizioni della maggioritaria BVG, gestendo tutti i servizi offerti dall’ app stessa (compresa la valutazione dei tempi reali impiegati dagli utenti per muoversi nella città). Due grandi compagnie di car-sharing, come la Daimler’s car 2go e la BMW Drive Now Service (ambedue emanazioni dei noti colossi automobilistici) e la Uber, tra i leader europei (pur fra molte polemiche, come anzitutto in Italia) del trasporto automobilistico privato, alternativo al taxi, sono notoriamente assenti almeno dallo stadio di partenza dell’app (nonostante che più d’una dozzina di loro rivali piu’ piccole, invece, siano presenti).
La Trafi ha comunicato che, come nelle aspettative di molti utenti, la app, chiamata Jelbi, dovrebbe essere operativa dall’estate prossima.
di Fabrizio Federici