K metro 0 – Copenaghen – La Danimarca è uno dei paesi più avanzati e singolari del continente europeo, già soltanto per la sua conformazione geografica: è situata nell’Europa settentrionale il cui territorio è sia costituito dalla terraferma che da un gruppo di isole di varia dimensione e su una di queste, Zelanda, sorge Copenaghen,
K metro 0 – Copenaghen – La Danimarca è uno dei paesi più avanzati e singolari del continente europeo, già soltanto per la sua conformazione geografica: è situata nell’Europa settentrionale il cui territorio è sia costituito dalla terraferma che da un gruppo di isole di varia dimensione e su una di queste, Zelanda, sorge Copenaghen, mentre il Mar Baltico e il Mar del Nord bagnano le coste. Le isole sono un tratto distintivo del paese.
Adesso il governo danese ha deciso di portare avanti un progetto per la costruzione di ben 9 nuove isolette artificiali, che dovrebbero sorgere lungo la costa di Copenaghen. Ma quale è lo scopo di questa impresa architettonica?
Il progetto è stato propagandato dal capo della camera di commercio danese come “la Silicon Valley europea” e nasce con la speranza di attrarre nel paese le aziende tecnologiche. Lo spazio sarà quindi la casa di una futura comunità produttiva tecnologica.
Le nove isolette artificiali sorgeranno a Hvidovre, parte dell’area metropolitana di Copenaghen, e l’ultima versione del progetto è impressionante sia per dimensioni che per scala: l’area avrà una superficie totale di oltre 3 milioni di metri quadrati ed è destinata a diventare la più grande area di terra bonificata di tutta la Scandinavia. Inoltre, secondo le prime previsioni, l’imponente struttura consentirà la creazione di circa 12.000 posti di lavoro nei settori scientifici come biotecnologia e scienze della vita, che incrementeranno l’apporto scientifico nel settore su cui il progetto mette il focus, cioè la resilienza climatica, cui la Danimarca è già molto attenta.
Il nome del progetto è “Holmene” e si traduce proprio in “isole”: gli architetti, appartenenti all’azienda Urban Power, ha voluto riservare lo spazio più esteso per fare posto al più grande impianto di termovalorizzazione del Nord Europa, che mira a ridurre le emissioni di carbonio; inoltre, il suolo così costruito creerà una barriera naturale contro possibili inondazioni, proteggendo così dai pericoli dell’innalzamento del livello del mare, che il paese teme più di altri.
Si stima che verranno aggiunti alla costa circa 17 chilometri di terra, con costi di costruzione stimati a circa 480 milioni di dollari, e che vi sarà uno spazio sufficiente per circa 380 aziende.
La costruzione dovrebbe prendere avvio nel 2022 e terminare dopo 18 anni, nel 2040, ma il primo lotto di terra potrebbe andare in vendita già nel 2028. Il progetto è sicuramente ambizioso, ma un paese come la Danimarca è un candidato più che perfetto per metterlo in atto.