K metro 0 – Varsavia – Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha delineato oggi alla Camera dei deputati la linea della politica estera di Varsavia. In un discorso che guarda al futuro con determinazione, ha ribadito che la Polonia non intende alimentare polemiche sterili, ma preferisce offrire soluzioni ambiziose e concrete, collaborando con
K metro 0 – Varsavia – Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha delineato oggi alla Camera dei deputati la linea della politica estera di Varsavia. In un discorso che guarda al futuro con determinazione, ha ribadito che la Polonia non intende alimentare polemiche sterili, ma preferisce offrire soluzioni ambiziose e concrete, collaborando con Paesi che condividono gli stessi valori.
“Viviamo la situazione internazionale più complessa degli ultimi decenni”, ha affermato Sikorski. In questo contesto difficile, il ministro ha chiarito i tre pilastri dell’azione esterna polacca: sicurezza, sovranità e leadership. Obiettivi che il governo persegue senza cedere alla paura, ma con un approccio pragmatico.
“La responsabilità dei leader è comprendere le aspirazioni dei cittadini, superare le paure e costruire il futuro sulla base della conoscenza”, ha spiegato. “E serve una comunicazione onesta con la società: niente allarmismi, ma neanche illusioni”.
Sikorski ha sottolineato come oggi il panorama geopolitico sia molto meno prevedibile rispetto a vent’anni fa. Ma ha anche rivendicato i punti di forza della Polonia: un’economia solida, una società resiliente e soprattutto l’appartenenza alla Nato e all’Unione Europea, che rafforzano la sua posizione e capacità di reazione.
Nel suo intervento, il ministro ha evidenziato la sproporzione tra le capacità difensive dell’Alleanza Atlantica e quelle della Russia. “Gli Stati membri della Nato spendono complessivamente circa 1.500 miliardi di dollari in difesa. Il bilancio della Russia è di 145 miliardi”, ha dichiarato.
Ma Sikorski ha avvertito: la forza militare non basta. Serve una diplomazia efficace, capace di costruire alleanze e isolare le minacce. “La vera sfida non è solo la sicurezza fisica dei nostri confini, ma la sopravvivenza della civiltà occidentale. Per questo, non possiamo restare soli. Vogliamo essere protagonisti delle nostre alleanze, non semplici spettatori”.
Nel quadro di una maggiore integrazione europea in materia di difesa, Sikorski ha annunciato che la Polonia sta negoziando un nuovo trattato bilaterale con la Francia. “Speriamo di firmarlo nelle prossime settimane. È un passo importante verso una difesa europea più coesa e credibile”, ha affermato.
Parlando del rapporto con la Germania, Sikorski ha riconosciuto che Varsavia e Berlino condividono una responsabilità storica per la sicurezza del continente. “Le nostre azioni congiunte per prevenire nuovi conflitti sono la miglior prova del nostro impegno europeo”, ha sottolineato, richiamando anche il valore del partenariato franco-tedesco.
Sulla guerra in Ucraina, Sikorski è stato chiaro: la Polonia non invierà truppe a Kiev nell’ambito di eventuali missioni di peacekeeping. Tuttavia, fornirà ogni altro tipo di supporto, in particolare logistico e strategico. Infine, il messaggio diretto alla Russia: “I tempi sono cambiati. Non governerete mai più qui. Né a Kiev, né a Vilnius, né a Riga, né a Tallinn, né a Chișinău”.
Con questo intervento, il capo della diplomazia polacca ha tracciato una rotta netta: difesa dei valori, rafforzamento delle alleanze e centralità della Polonia nel futuro dell’Europa.