Germania, Salario minimo: il compromesso tedesco

Germania, Salario minimo: il compromesso tedesco

K metro 0 – Berlino – Per ora se ne fa soltanto menzione. In un  documento comune: base per i negoziati di coalizione tra socialdemocratici e cristiano-  sociali. Secondo l’accordo di coalizione, CDU/CSU e SPD vogliono aumentare il salario minimo. Ma il futuro livello previsto è già fonte di discussione. L’obiettivo di portarlo a 15

K metro 0 – Berlino – Per ora se ne fa soltanto menzione. In un  documento comune: base per i negoziati di coalizione tra socialdemocratici e cristiano-  sociali.

Secondo l’accordo di coalizione, CDU/CSU e SPD vogliono aumentare il salario minimo. Ma il futuro livello previsto è già fonte di discussione.

L’obiettivo di portarlo a 15 euro l’ora, ha dichiarato il segretario generale dell’SPD, Matthias Miersch, rientra tra gli impegni del partito. E anche il ministro federale del Lavoro uscente, Hubertus Heil (SPD) lo ha confermato.

Il futuro cancelliere in pectore Friedrich Merz, leader della CDU,  ha espresso invece dubbi  sulla possibilità che questa misura venga attuata, come previsto, entro il 2026. In precedenza, Merz aveva affermato sul “Bild am Sonntag”

(il quotidiano domenicale tedesco più venduto,  gemello della “Bild Zeitung”),  che non era previsto alcun meccanismo automatico per l’aumento, sottintendendo che questo non fosse da considerarsi completamente sicuro.  E aveva ipotizzato che la soglia dei 15 euro potrebbe essere raggiunta “nel 2026 o nel 2027”, lasciando la decisione finale alla relativa Commissione per il salario minimo,   un organo indipendente formato da rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro, oltre ad esperti ed economisti, che  viene rinnovato dal governo federale ogni cinque anni. Il suo compito principale è formulare ogni due anni una raccomandazione sul futuro livello del salario minimo legale.

In Germania, il salario minimo è definito dalla legge che lo regola (“Mindestlohngesetz”, in breve MiLoG). E ogni due anni, la Commissione presenta al governo federale una proposta sul livello di adeguamento del salario minimo, per garantire il rispetto della legge e combattere il fenomeno del “lavoro nero”. 

Dal 1° gennaio 2024, il salario minimo era pari a 12,41 euro lordi all’ora. E a partire dal 1° gennaio 2025, è stato elevato sino a 12,82 euro lordi all’ora.

Dopo l’accordo di coalizione, per la SPD il salario minimo è fissato a 15 euro a partire dal 2026. Ma il leader della CDU Merz non vede “alcun automatismo”.

“Il salario minimo deve aumentare e aumenterà”, ha affermato il ministro federale del lavoro uscente Hubertus Heil (SPD) nel documento della coalizione sul settimanale mattutino della ZDF (Zweites Deutsches Fernsehen, una TV pubblica tedesca con sede a Magonza, nel Land della Renania-Palatinato che opera come un’agenzia indipendente stabilita da un contratto unitario tra i vari stati che compongono la Germania).

L’Unione Europea ha adottato una direttiva sul salario minimo  approvata definitivamente il 14 settembre 2022,  destinata ad essere recepita dagli Stati membri entro il 15 novembre 2024 (Direttiva UE 2022/2041).

Tale direttiva impone ai paesi membri dell’UE  di garantire a tutti i lavoratori un salario minimo adeguato che tenga conto del costo della vita e delle differenze regionali e territoriali.

I paesi  membri che prevedono un salario minimo stabilito per legge sono attualmente 22 su 27.  I primi quattro con il salario minimo  orario più alto (al 1° gennaio 2024) sono Lussemburgo (14,86 euro), Paesi Bassi (13,27 euro), Irlanda(12,70 euro) e Germania (12,41 euro). I quattro Paesi con il salario minimo più basso sono viceversa Bulgaria (2,85euro),  Romania (3,99 euro),  Ungheria (4,02 euro) e Lettonia (4,14 euro).

In conclusione, solo sei paesi dell’Ue – Lussemburgo, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Irlanda e Francia – hanno un salario minimo nazionale superiore a 1.500 euro al mese, secondo i dati Eurostat.

Quali sono le linee guida per stabilire il salario minimo? In Germania, secondo la legge, la Commissione incaricata esamina “nel quadro di una valutazione complessiva, quale livello del salario minimo sia idoneo a garantire un adeguato livello minimo di tutela dei lavoratori e  un’equa concorrenza senza compromettere l’occupazione”.

La Commissione dovrebbe basare le sue decisioni, da un lato, sugli sviluppi della contrattazione collettiva e, dall’altro, su un valore di riferimento pari al 60% della retribuzione mediana lorda dei dipendenti a tempo pieno. La CDU/CSU e la SPD hanno adottato questa formulazione nell’accordo di coalizione in cui è stabilito che “in questo modo si potrà raggiungere un salario minimo di 15 euro nel 2026”.

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