K metro 0 – Parigi – La Quinta Repubblica francese vive una crisi profonda. Secondo l’edizione europea di “Politico”, uno dei siti più influenti negli Usa, il presidente Emmanuel Macron, indebolito dalle tensioni interne e dagli shock internazionali, sta affrontando uno dei momenti più difficili del suo secondo mandato. La settimana scorsa ha visto il
K metro 0 – Parigi – La Quinta Repubblica francese vive una crisi profonda. Secondo l’edizione europea di “Politico”, uno dei siti più influenti negli Usa, il presidente Emmanuel Macron, indebolito dalle tensioni interne e dagli shock internazionali, sta affrontando uno dei momenti più difficili del suo secondo mandato. La settimana scorsa ha visto il divieto clamoroso per Marine Le Pen di candidarsi alle elezioni, mentre l’introduzione dei nuovi dazi da parte di Donald Trump ha causato un crollo dell’indice CAC40. La situazione politica è segnata da un parlamento paralizzato, un elevato deficit pubblico e una classe dirigente instabile. Il premier Francois Bayrou, quarto in 18 mesi, potrebbe essere sfiduciato se l’estrema destra manterrà la minaccia di far cadere il governo.
Nel frattempo, la fiducia pubblica è ai minimi storici: solo il 25% dei francesi crede che Macron sia in grado di affrontare le crisi in corso, e solo il 28% considera funzionante la democrazia francese, una percentuale inferiore a quella di Germania, Italia e Paesi Bassi. La decisione che ha escluso Marine Le Pen dalla corsa presidenziale del 2027 ha alimentato ulteriormente le divisioni politiche. Nonostante le prove di un uso improprio di fondi europei, la sanzione di ineleggibilità per cinque anni è stata criticata anche dai suoi avversari. Un sondaggio di Cluster17 ha rivelato che il 43% degli intervistati si oppone alla decisione.
Secondo l’analista Alain Duhamel, la Quinta Repubblica sta vivendo la sua crisi politica più grave: “Mai un presidente è apparso tanto indebolito, mai l’Assemblea nazionale è stata così ingovernabile”, ha dichiarato a “Le Monde”. Con la prospettiva di nuovi tagli, proteste agricole e una spesa per gli interessi sul debito che potrebbe raggiungere i 100 miliardi di euro all’anno, le possibilità di azione per l’Eliseo si riducono. Una fonte vicina a Macron ha dichiarato a “Politico” che quando la crisi colpirà l’economia reale e le imprese vedranno calare gli ordini, la situazione si complicherà ulteriormente. Il timore, in ambienti governativi, è che la legge di bilancio diventi un nuovo terreno di scontro, con il rischio di un declassamento del rating francese e di nuove turbolenze politiche e finanziarie.