K metro 0 – Madrid – Da oggi partono ufficialmente i primi aiuti del governo spagnolo destinati alle imprese danneggiate dai dazi imposti dagli Stati Uniti. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto con le misure urgenti, pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale dello Stato. Il provvedimento segna l’attivazione di un piano complessivo da
K metro 0 – Madrid – Da oggi partono ufficialmente i primi aiuti del governo spagnolo destinati alle imprese danneggiate dai dazi imposti dagli Stati Uniti. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto con le misure urgenti, pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale dello Stato. Il provvedimento segna l’attivazione di un piano complessivo da 14,1 miliardi di euro, pensato per proteggere l’economia nazionale dagli effetti della guerra commerciale avviata da Washington.
Il piano mira a offrire una risposta rapida e concreta, con l’obiettivo di sostenere i settori più esposti e garantire stabilità al tessuto produttivo del Paese. I primi 7,7 miliardi, resi operativi oggi, riguardano strumenti finanziari dedicati in particolare alla liquidità e all’internazionalizzazione delle imprese.
Uno dei pilastri dell’intervento è la nuova linea di garanzie da 5 miliardi di euro, gestita dall’Istituto di credito ufficiale (ICO). Le garanzie serviranno ad assicurare sostegno immediato alle imprese che affrontano difficoltà di cassa o che necessitano di ristrutturazioni industriali, soprattutto se fortemente collegate al mercato statunitense, in modo diretto o indiretto.
In parallelo, il governo ha potenziato il Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese. La dotazione complessiva del fondo sale ora a 720 milioni di euro, con un incremento di 220 milioni rispetto alla proposta iniziale. Questo strumento offrirà supporto alle aziende che intendono rafforzare la propria presenza sui mercati esteri, diversificando esportazioni e mercati di riferimento.
Sul fronte politico, il decreto ha acceso un vivace dibattito tra i partiti. La ministra delle Finanze, María Jesús Montero, ha smentito con fermezza l’esistenza di un presunto accordo che favorirebbe la Catalogna rispetto ad altre regioni. Durante il suo intervento al Congresso dei deputati, Montero ha ribadito che il provvedimento non contiene clausole privilegiate per territori specifici.
Montero ha anche fatto sapere che il ministro dell’Economia, Carlos Cuerpo, ha già chiarito la questione con Juan Bravo, vicesegretario all’Economia del Partito Popolare (PP). Secondo la ministra, le critiche mosse dal PP rappresentano un tentativo di trovare una scusa per non sostenere il decreto. “È chiaro che non esiste alcun tipo di accordo che avvantaggi una parte o un territorio rispetto a un altro”, ha affermato con decisione.
Le polemiche si sono intensificate dopo che il partito indipendentista “Uniti per la Catalogna” ha annunciato che il 25% degli aiuti sarà destinato alla regione catalana. Cuca Gamarra, segretaria generale del PP, ha accusato l’esecutivo di sfruttare la crisi dei dazi per stringere accordi politici, danneggiando milioni di lavoratori e settori produttivi in tutto il Paese.
Nonostante le tensioni politiche, il governo insiste sull’importanza del piano come risposta strategica e urgente alla crisi innescata dai dazi. Le imprese colpite potranno accedere a nuove risorse già nei prossimi giorni, mentre il governo promette ulteriori misure nei prossimi mesi per completare l’intervento.