K metro 0 – Berlino – A meno di sei settimane dalle elezioni federali, la situazione politica in Germania sembra cambiare rapidamente. Un nuovo sondaggio condotto dall’istituto Insa per il quotidiano Bild registra un risultato storico: Alternative für Deutschland (AfD), partito di estrema destra, è ora a pari livello con il blocco conservatore Cdu/Csu, con
K metro 0 – Berlino – A meno di sei settimane dalle elezioni federali, la situazione politica in Germania sembra cambiare rapidamente. Un nuovo sondaggio condotto dall’istituto Insa per il quotidiano Bild registra un risultato storico: Alternative für Deutschland (AfD), partito di estrema destra, è ora a pari livello con il blocco conservatore Cdu/Csu, con entrambi al 24% delle intenzioni di voto a livello nazionale.
Si tratta del miglior risultato mai raggiunto dall’AfD in questa rilevazione, con un incremento di un punto percentuale rispetto al precedente sondaggio. Al contrario, la Cdu/Csu perde due punti in pochi giorni. Una tendenza in calo per la coalizione guidata da Friedrich Merz, attualmente considerato il principale candidato alla cancelleria.
Alle elezioni del 23 febbraio, il blocco cristiano-democratico aveva ottenuto un solido 28,5% dei consensi, staccando nettamente l’AfD, che si era fermata al 20,8%. Ma nelle settimane successive, il quadro è cambiato rapidamente. Il calo del consenso per la Cdu/Csu è stato costante, mentre la destra populista ha continuato a guadagnare terreno. Il risultato di AfD è alimentato dalla crescente polarizzazione del dibattito pubblico e da una campagna aggressiva su temi come immigrazione, sicurezza e inflazione.
La fotografia che emerge dal sondaggio riflette un Paese in fermento, dove gli equilibri tradizionali sembrano sempre più fragili. La crescente sfiducia verso i partiti di governo e il malcontento diffuso in ampi settori della popolazione stanno rafforzando le forze anti-establishment. In particolare l’AfD, che oltre ai risultati a livello nazionale continua a ottenere buoni risultati anche nei Länder orientali.
Il centrosinistra non riesce a recuperare terreno: la Spd resta inchiodata al 16%, confermando la pesante sconfitta subita alle urne, con un calo di 9,3 punti rispetto al 2021. Anche i Verdi registrano una flessione, scendendo all’11% (-1), e vengono raggiunti da Die Linke, che guadagna un punto percentuale. La sinistra radicale, dunque, sembra riuscire a intercettare parte del voto progressista deluso.
Restano fuori dal Bundestag i liberali dell’Fdp e il nuovo partito populista di sinistra BSW (Bündnis Sahra Wagenknecht), entrambi al 4% e quindi sotto la soglia di sbarramento del 5%. Una situazione che potrebbe influenzare in modo decisivo le future alleanze parlamentari.
Con questi numeri, la formazione di un governo stabile dopo le prossime elezioni si preannuncia particolarmente complessa. Se l’AfD dovesse consolidare il proprio consenso e mantenersi su questi livelli, il sistema politico tedesco dovrà affrontare sfide senza precedenti, sia sul piano istituzionale che su quello sociale.