Moldova, Sandu avverte: rischio di interferenze russe alle elezioni

Moldova, Sandu avverte: rischio di interferenze russe alle elezioni

K metro 0 – Chisinau – Con l’avvicinarsi delle elezioni parlamentari previste per l’autunno, la presidente della Moldova, Maia Sandu, ha espresso forte preoccupazione per possibili interferenze esterne. In particolare la Sandu fa riferimento alla Russia, che potrebbe minacciare la stabilità politica del Paese. Intervenendo all’emittente “Radio Moldova”, Sandu ha messo in guardia contro tentativi

K metro 0 – Chisinau – Con l’avvicinarsi delle elezioni parlamentari previste per l’autunno, la presidente della Moldova, Maia Sandu, ha espresso forte preoccupazione per possibili interferenze esterne. In particolare la Sandu fa riferimento alla Russia, che potrebbe minacciare la stabilità politica del Paese. Intervenendo all’emittente “Radio Moldova”, Sandu ha messo in guardia contro tentativi di influenzare il voto attraverso finanziamenti illeciti ai partiti, proteste organizzate a pagamento e attacchi informatici mirati a destabilizzare il processo elettorale.

“La nostra responsabilità è quella di decidere autonomamente il nostro futuro, senza influenze esterne”, ha dichiarato la presidente, sottolineando come la democrazia moldava debba essere protetta da qualsiasi tentativo di manipolazione. Sandu ha poi ribadito che chiunque cercherà di comprare o vendere voti sarà sanzionato con la massima severità, nel rispetto delle leggi in vigore.

Negli ultimi anni, la Moldova ha più volte dovuto fare i conti con interferenze straniere. Situazioni riconducibili alla Russia, che attraverso strategie ibride, tra cui campagne di disinformazione e pressioni economiche, ha cercato di influenzare il percorso politico del Paese. La presidente ha ricordato che il governo è ben consapevole di questi rischi e sta lavorando per impedirne il ripetersi.

Un punto particolarmente critico riguarda il finanziamento occulto ai partiti politici, uno strumento attraverso il quale forze esterne potrebbero tentare di condizionare le elezioni. Sebbene la legge moldava vieti espressamente l’uso di fondi esteri per le campagne elettorali, Sandu ha sottolineato che esiste sempre il rischio che vengano utilizzati metodi alternativi per far entrare denaro illecito nel Paese. Per questo motivo, il governo e le istituzioni di controllo stanno monitorando attentamente ogni operazione sospetta e hanno già adottato misure per intercettare eventuali flussi finanziari irregolari.

Nella tutela della trasparenza elettorale anche il sistema giudiziario giocherà un ruolo chiave nella tutela della trasparenza elettorale. “I giudici, i pubblici ministeri e tutte le istituzioni coinvolte devono essere pronti ad agire con fermezza per contrastare qualsiasi tentativo di corruzione politica”, ha affermato la presidente. Inoltre ha spiegato che il governo sta lavorando per rafforzare gli strumenti legali e operativi per garantire elezioni libere e corrette.

Un altro tema delicato sollevato da Sandu riguarda il possibile coinvolgimento della Chiesa ortodossa nelle elezioni. In passato, alcuni sacerdoti sono stati accusati di prendere posizione politica, spesso allineandosi a forze filorusse. La presidente ha voluto essere chiara su questo punto: “Tutti i cittadini, indipendentemente dal ruolo che ricoprono, devono rispettare la legge. Se un sacerdote sceglie di agire contro le regole e seguire ordini esterni, dovrà assumersi la responsabilità delle conseguenze”.

Nonostante le sfide e le pressioni esterne, Sandu si è mostrata determinata a difendere la sovranità moldava. Ha ricordato come la Moldova abbia già affrontato in passato situazioni complesse, tra cui la cosiddetta guerra ibrida russa. “Abbiamo dimostrato di poter resistere e lo faremo ancora una volta. Proteggeremo la nostra democrazia”, ha dichiarato con fermezza.

Le prossime elezioni si preannunciano quindi un passaggio cruciale per il futuro della Moldova. La presidente ha invitato tutti i cittadini a esercitare il proprio diritto di voto in modo consapevole. Ha anche sottolineato che la partecipazione democratica non è solo un diritto, ma anche un dovere. “Ogni voto conta. Il destino del nostro Paese dipende dalle scelte che faremo”, ha concluso Sandu, lanciando un appello alla responsabilità collettiva.

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