K metro 0 – Londra – A partire da mercoledì, tutti i cittadini europei che intendono recarsi nel Regno Unito dovranno ottenere un visto di ingresso obbligatorio. Il governo britannico ha introdotto l’Autorizzazione Elettronica di Viaggio (Eta). Si tratta di un nuovo sistema pensato per rafforzare la sicurezza delle frontiere e digitalizzare il controllo degli ingressi nel Paese.

L’Eta può essere richiesta online e ha un costo iniziale di 10 sterline (circa 12 euro). Tuttavia, il prezzo subirà un incremento a partire dal 9 aprile, arrivando a 16 sterline. Il sistema diventerà obbligatorio per tutti i viaggiatori europei a partire dal 2 aprile.

Il nuovo permesso elettronico è pensato per tutti i viaggiatori, indipendentemente dall’età, e consente di soggiornare nel Regno Unito per un periodo massimo di sei mesi. Questo significa che anche neonati e minori devono essere in possesso di un’Eta valida per poter entrare nel Paese.

La richiesta può essere effettuata online, sia attraverso il sito web ufficiale del governo britannico, sia tramite un’app dedicata per smartphone. Durante la procedura, il richiedente dovrà fornire una foto del proprio passaporto e un’immagine del volto. Serviranno mediamente circa dieci minuti. Tuttavia, il governo raccomanda di presentare la richiesta con almeno tre giorni di anticipo rispetto alla partenza per evitare possibili ritardi o inconvenienti.

Una volta approvata, l’Eta viene collegata digitalmente al passaporto del richiedente e sarà verificata automaticamente al momento dell’imbarco. Chi transita attraverso il Regno Unito senza attraversarne il confine non è soggetto a questo requisito, un’esenzione ottenuta grazie alle pressioni esercitate dall’aeroporto di Heathrow, che temeva un impatto negativo sul traffico dei passeggeri in coincidenza.

L’introduzione dell’Eta rappresenta un cambiamento significativo per i viaggiatori europei diretti nel Regno Unito. Chiunque abbia in programma un viaggio dovrà assicurarsi di ottenere l’autorizzazione prima della partenza per evitare disagi o problemi all’ingresso nel Paese.

Nel frattempo, il governo britannico continua a rafforzare le misure di sicurezza alle frontiere, con un approccio sempre più rigido nei confronti dell’immigrazione irregolare e della criminalità organizzata legata al traffico di esseri umani.

Il primo ministro Keir Starmer ha annunciato una linea dura contro i trafficanti di esseri umani, paragonando questa lotta a quella contro il terrorismo. “Affronterò i trafficanti come affrontammo i terroristi che volevano far esplodere aerei sull’Atlantico nel 2006”, ha dichiarato Starmer.

Per affrontare la questione, il Regno Unito ospiterà un vertice globale dedicato al crimine organizzato legato all’immigrazione. I rappresentanti di diversi Paesi, tra cui Albania, Vietnam, Iraq, Francia, Stati Uniti e Cina, discuteranno le strategie contro le reti criminali. L’evento vedrà anche la partecipazione di aziende tecnologiche come Meta, X e TikTok, coinvolte nella lotta contro la diffusione di annunci pubblicitari online che promuovono servizi di traffico di esseri umani.

Il governo laburista, da luglio del 2024, ha rimpatriato oltre 24.000 persone prive di diritto di soggiorno nel Regno Unito. Starmer ha dichiarato che una delle priorità del suo governo è stata la riorganizzazione delle forze di sicurezza, che in passato soffrivano di una frammentazione tra polizia, Border Force e servizi di intelligence. 

Nel corso del 2024, hanno intercettato quasi 30.000 migranti, mentre tentavano di attraversare il Canale della Manica a bordo di imbarcazioni di fortuna. Starmer ha concluso sottolineando che il governo laburista sta utilizzando tutte le leve disponibili per rafforzare la sicurezza delle frontiere e contrastare l’immigrazione clandestina.