K metro 0 – Sarajevo – Anno dopo anno, la corruzione in Bosnia Erzegovina continua a dilagare, consolidando il Paese come il secondo più corrotto d’Europa. A lanciare l’allarme è il Centro di assistenza legale di Transparency International Bosnia Erzegovina (TiBiH). Nel 2024, infatti, ha registrato un incremento significativo dei casi segnalati dai cittadini. In
K metro 0 – Sarajevo – Anno dopo anno, la corruzione in Bosnia Erzegovina continua a dilagare, consolidando il Paese come il secondo più corrotto d’Europa. A lanciare l’allarme è il Centro di assistenza legale di Transparency International Bosnia Erzegovina (TiBiH). Nel 2024, infatti, ha registrato un incremento significativo dei casi segnalati dai cittadini. In particolare, sono stati elaborati 391 nuovi casi di corruzione, con un aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente.
Questo incremento non solo evidenzia una maggiore incidenza del fenomeno, ma suggerisce anche una crescente consapevolezza da parte della popolazione, sempre più disposta a denunciare episodi di malaffare. I dati raccolti da TiBiH trovano conferma nell’Indice di percezione della corruzione (Cpi), che colloca la Bosnia Erzegovina tra i Paesi europei con i livelli di corruzione più elevati.
Come negli anni precedenti, il settore pubblico si conferma il principale epicentro della corruzione. Il maggior numero di segnalazioni riguarda l’amministrazione statale, con ben 166 casi documentati. Seguono la magistratura, con 36 segnalazioni, il settore dell’istruzione (33 casi) e il comparto sanitario, dove si registrano 26 episodi di corruzione, spesso legati a favoritismi, tangenti e accesso privilegiato ai servizi sanitari. Altrettanto preoccupante è il fenomeno dei conflitti di interesse, anch’esso con 26 segnalazioni.
La diffusione della corruzione ha ripercussioni gravi sull’economia e sullo sviluppo sociale del Paese. Investitori stranieri e aziende locali si trovano spesso a operare in un clima di incertezza, dove pratiche illecite minano la competitività e la trasparenza del mercato. Inoltre, la sfiducia crescente nei confronti delle istituzioni rischia di compromettere ulteriormente il processo di adesione della Bosnia Erzegovina all’Unione Europea, che richiede standard rigorosi in materia di stato di diritto e trasparenza amministrativa.
Per contrastare questo fenomeno, Transparency International e altre organizzazioni della società civile continuano a chiedere riforme strutturali, maggiore indipendenza della magistratura e l’adozione di misure più severe per punire i responsabili di atti di corruzione. La lotta alla corruzione in Bosnia Erzegovina rappresenta una sfida cruciale per il futuro del Paese, che deve scegliere se rimanere intrappolato in un sistema vizioso o intraprendere un percorso di rinnovamento e legalità.