K metro 0 – Gerusalemme – Soltanto il 27 per cento degli israeliani ha fiducia nel governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu, mentre il 70 per cento non accorda fiducia all’esecutivo. Lo riporta Nova. E’ quanto emerso da un sondaggio diffuso dall’emittente israeliana “Chanel 12”. Tra gli elettori della coalizione di governo, solo il 51
K metro 0 – Gerusalemme – Soltanto il 27 per cento degli israeliani ha fiducia nel governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu, mentre il 70 per cento non accorda fiducia all’esecutivo. Lo riporta Nova.
E’ quanto emerso da un sondaggio diffuso dall’emittente israeliana “Chanel 12”. Tra gli elettori della coalizione di governo, solo il 51 per cento ha dichiarato di avere fiducia nel governo, rispetto al 36 per cento che ha dichiarato di non averne. Netanyahu è adatto a ricoprire la guida del governo per il 35 per cento degli intervistati, mentre il 26 per cento vede nel leader dell’opposizione, Yair Lapid, un potenziale premier. Per il 33 per cento degli intervistati né Netanyahu né l’ex premier Lapid sono adatti a guidare il governo.
Nel confronto tra Netanyahu e il leader del partito Unità nazionale, Benny Gantz, il primo ha ricevuto il 34 per cento delle preferenze per guidare il governo, mentre il secondo il 26 per cento. Il 35 per cento degli intervistati ha dichiarato che né Netanyahu né Gantz sono adatti a ricoprire la carica di primo ministro. L’attuale premier ha ottenuto il 37 per cento delle preferenze rispetto al leader democratico di sinistra Yair Golan, che ha avuto il 21 per cento di preferenza, mentre il 37 per cento ha votato per nessuno dei due.
L’ex primo ministro Naftali Bennett, esponente della destra ortodossa, è l’unico politico tra gli intervistati che ha ottenuto risultati migliori di Netanyahu in uno scontro diretto, ottenendo il 38 per cento dei consensi, rispetto al 31 per cento dell’attuale premier, mentre il 24 per cento degli intervistati ha affermato che nessuno dei due è adatto a ricoprire la carica. Infine, interrogati sulla riforma della giustizia proposta dal governo, solo il 34 per cento degli intervistati ha dichiarato di sostenerla, contro il 50 per cento che ha dichiarato di non sostenerla e il 16 per cento che ha dichiarato di non esserne sicuro.