Istanbul, la piazza si infiamma per l’arresto del rivale di Erdogan

Istanbul, la piazza si infiamma per l’arresto del rivale di Erdogan

K metro 0 – Istanbul – Continuano le proteste per le strade di Istanbul contro l’arresto del sindaco della città, Ekrem Imamoglu, candidato dell’opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan. Oltre 1.400 persone sono state arrestate dal 19 marzo e 123 agenti di polizia feriti, ha dichiarato il ministro degli Interni Ali Yerlikaya, aggiungendo che gli

K metro 0 – Istanbul – Continuano le proteste per le strade di Istanbul contro l’arresto del sindaco della città, Ekrem Imamoglu, candidato dell’opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan. Oltre 1.400 persone sono state arrestate dal 19 marzo e 123 agenti di polizia feriti, ha dichiarato il ministro degli Interni Ali Yerlikaya, aggiungendo che gli agenti hanno sequestrato materiali come acido, bombe incendiarie e coltelli.

Manifestazioni che hanno coinvolto centinaia di migliaia di dimostranti in gran parte pacifici hanno travolto le principali città, tra cui raduni organizzati dall’opposizione fuori dal municipio di Istanbul. Altre grandi proteste si sono tenute nei distretti di Kadikoy e Sisli di Istanbul negli ultimi giorni.

Le dimostrazioni sono iniziate a meta marzo; Imamoglu in attesa del processo per accuse di corruzione è anche accusato di sostenere il terrorismo. Il governo insiste sul fatto che la magistratura è indipendente, tuttavia i critici affermano che le prove contro Imamoglu si basano su testimoni segreti e mancano di credibilità.

Una detenzione che è stata vista dalla piazza come frutto di motivazioni politiche. Lo stesso giorno  del formale arresto d Imamoglu il Partito Popolare Repubblicano (CHP) avrebbe dovuto votarlo come candidato alla presidenza per le elezioni del 2028.

All’inizio della vicenda, nessuno dei due canali tv pubblici ha però trasmesso filmati delle proteste, riferisce Skynews. Tuttavia, la NTV riportava un titolo su centinaia di persone arrestate, rispecchiando le dichiarazioni del ministro degli Interni. Si pensa che siano state le più grandi proteste dalle manifestazioni di Gezi Park del 2013, quando vi parteciparono circa tre milioni di persone. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha accusato l’opposizione politica di “affondare l’economia” durante le più grandi proteste del Paese in oltre un decennio. I commenti di Erdoğan arrivano dopo che il Partito Popolare Repubblicano (CHP) di İmamoğlu ha invitato a boicottare le aziende che, a suo dire, sostengono il governo. Erdoğan ha ribattuto che l’opposizione è “così disperata che getterebbe il Paese e la nazione nel fuoco”.

Intanto l’Europa si fa sentire. “Come candidato all’UE, la Turchia deve sostenere i valori democratici. I diritti dei funzionari eletti, così come il diritto di manifestazione pacifica, devono essere pienamente rispettati”, ha affermato a fine marzo un portavoce della Commissione. “Vogliamo che la Turchia resti ancorata all’Europa, ma ciò richiede un impegno chiaro verso norme e pratiche democratiche. Ed è fondamentale che la Turchia rispetti questi principi fondamentali”, ha aggiunto il portavoce.

L’arresto del Sindaco di Istambul, dunque, è avvenuto quattro giorni prima che il CHP tenesse le elezioni primarie per le elezioni turche del 2028, in cui Imamoglu era l’unico candidato. Sebbene solo 1,5 milioni di delegati avessero diritto al voto, secondo quanto riferito, il partito ha allestito delle urne “solidali” per consentire anche ad altri di mostrargli il proprio sostegno. Secondo il leader del CHP Ozgur Ozel, almeno 13 milioni di persone hanno votato per lui, oltre ai membri del partito.

Secondo i procuratori statali, Ekrem Imamoglu è stato arrestato con il sospetto di “aver creato e gestito un’organizzazione criminale, aver preso tangenti, e subito estorsioni, aver registrato illegalmente dati personali e aver truccato una gara d’appalto”. Gli è stata contestata anche l’accusa di terrorismo, sostenendo che abbia preso parte a un’“iniziativa di consenso urbano” volta ad aumentare l’influenza delle figure curde nella politica municipale turca. Imamoglu è stato arrestato insieme a uno dei suoi assistenti e ai sindaci dei distretti Sisli e Beylikduzu di Istanbul.

Imamoglu durante una recente udienza ha definito le imputazioni contro di lui “accuse inimmaginabili e calunnie”. “Respingo con forza tutte le accuse”, ha dichiarato, prima che gli venisse negata la libertà su cauzione e venisse trasferito in un carcere a ovest di Istanbul e ha chiesto il rilascio del suo avvocato, arrestato anche lui.

Imamoglu è stato eletto sindaco di Istanbul nel marzo 2019, dopo essere stato per cinque anni sindaco di Beylikduzu, un distretto occidentale della città. Ha vinto poi un secondo mandato quinquennale come sindaco alle elezioni dello scorso anno, con oltre il 50% dei voti.

Si è dunque trattato di un duro colpo per il presidente Recep Tayyip Erdogan, il cui partito Giustizia e Sviluppo (AK) ha controllato Istanbul per 25 anni. L’AK ha contestato il risultato, sostenendo l’esistenza di irregolarità, e ha chiesto la ripetizione delle elezioni, che si sono svolte a giugno e che hanno visto Imamoglu vincitore.

Domenica 23 marzo, il ministero degli Interni turco ha subito dichiarato che Imamoglu è stato sospeso dal servizio come “misura temporanea”. Ma questo provvedimento è stato visto dai manifestanti come un simbolo della limitazione della democrazia turca e del suo Stato di diritto e ne ha acceso la rivolta.

Il modello istituzionale turco è una forma di stato repubblicana, democratica e laica, con una popolazione a maggioranza musulmana. Tale modello è però alla base dell’altalena dell’identità della nazione turca, che da secoli resta così, sempre in bilico tra conservatorismo e secolarizzazione.

L’Europa comunque sembra poco coinvolta nelle ultime vicende turche, e non va oltre le semplici dichiarazioni ufficiali; va ricordato anche che l’opinione occidentale in passato, 1970 e 1980 non ha alzato grandi proteste quando in più occasioni la democrazia turca è stata sospesa da generali corrotti.

Condividi su:
Joseph Villeroy
CONTRIBUTOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: