Il 77% dei britannici vorrebbe più tasse per i super-ricchi, meno tagli alla spesa pubblica

Il 77% dei britannici vorrebbe più tasse per i super-ricchi, meno tagli alla spesa pubblica

K metro 0 – Londra – Il 77 per cento dei cittadini britannici vorrebbe che i super-ricchi pagassero più tasse, piuttosto che subire tagli alla spesa pubblica. È quanto emerge da un sondaggio YouGov, commissionato da Oxfam, ripreso dall’emittente televisiva “Sky News”. Secondo l’analisi il 78 per cento degli intervistati è favorevole a una tassa

K metro 0 – Londra – Il 77 per cento dei cittadini britannici vorrebbe che i super-ricchi pagassero più tasse, piuttosto che subire tagli alla spesa pubblica. È quanto emerge da un sondaggio YouGov, commissionato da Oxfam, ripreso dall’emittente televisiva “Sky News”. Secondo l’analisi il 78 per cento degli intervistati è favorevole a una tassa del 2 per cento sui patrimoni netti superiori a 10 milioni di sterline (11,9 milioni di euro), mentre il 67 per cento crede che in generale i più abbienti dovrebbero contribuire di più economicamente.

Questi dati evidenziano una forte richiesta di cambiamento nelle politiche fiscali, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e garantire una maggiore giustizia sociale.

Nel contesto di queste richieste, il governo guidato da Keir Starmer ha annunciato una serie di misure volte a ridurre la spesa pubblica. Tra i provvedimenti più discussi figura la cancellazione dell’indennità universale per il combustibile (Winter Fuel Allowance), che finora garantiva fino a 300 sterline a circa 10 milioni di pensionati. Questo taglio, parte di un piano economico di “lacrime e sangue”, mira a bilanciare il bilancio pubblico, ma ha sollevato dibattiti accesi sulla sua equità e sull’impatto sociale.

Oltre a ciò, il governo Starmer ha introdotto ulteriori misure di austerità, tra cui la riduzione dei fondi destinati ai servizi sanitari e sociali. Questi tagli hanno generato preoccupazioni tra gli esperti e le organizzazioni di beneficenza, che temono un aumento delle difficoltà per le fasce più vulnerabili della popolazione. La decisione di concentrare gli sforzi sul contenimento della spesa pubblica, piuttosto che sull’aumento delle entrate attraverso una tassazione più equa, ha suscitato critiche da parte di economisti e attivisti.

In un momento di crescente pressione economica, il dibattito sulla giustizia fiscale e sulla sostenibilità delle politiche di austerità continua a essere al centro dell’attenzione pubblica.

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