Spagna, il 43% dei dipendenti pubblici ha già superato i 50 anni

Spagna, il 43% dei dipendenti pubblici ha già superato i 50 anni

K metro 0 – Madrid – Il panorama occupazionale del settore pubblico in Spagna si trova di fronte a una sfida di grande portata: l’invecchiamento della forza lavoro. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dal ministero della Funzione Pubblica spagnolo, il 43% dei dipendenti pubblici ha già superato i 50 anni e, di conseguenza, andrà in pensione

K metro 0 – Madrid – Il panorama occupazionale del settore pubblico in Spagna si trova di fronte a una sfida di grande portata: l’invecchiamento della forza lavoro. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dal ministero della Funzione Pubblica spagnolo, il 43% dei dipendenti pubblici ha già superato i 50 anni e, di conseguenza, andrà in pensione nell’arco dei prossimi 15 anni. Questo dato solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità del sistema e sulla necessità di un ricambio generazionale che garantisca continuità ed efficienza nei servizi offerti ai cittadini.

A rendere ancora più evidente questa situazione è il confronto con il settore privato, dove la quota di lavoratori appartenenti alla stessa fascia d’età risulta significativamente inferiore, attestandosi intorno al 29%. Questo squilibrio demografico rischia di avere un impatto notevole sulla capacità del settore pubblico di rispondere alle esigenze della popolazione, soprattutto in settori chiave come la previdenza sociale e l’amministrazione locale.

Alcuni comparti della pubblica amministrazione spagnola mostrano un livello di invecchiamento del personale particolarmente critico. Il caso della Previdenza Sociale è emblematico: qui lavorano circa 33.000 persone, e più della metà (il 58%) ha già superato i 50 anni. Ancora più allarmante è il fatto che uno su quattro è ormai prossimo alla pensione, creando un potenziale vuoto di competenze e risorse difficilmente colmabili in tempi brevi.

Ancora più evidente è la situazione della Tesoreria Generale della Sicurezza Sociale, dove il 74% dei dipendenti ha più di 50 anni, e ben uno su tre è vicino al pensionamento. Se non si interviene tempestivamente con nuove assunzioni e programmi di formazione mirati, il rischio di un forte rallentamento delle attività amministrative diventa concreto.

Il problema si manifesta anche a livello locale: nei Comuni, che impiegano circa 500.000 persone, si osserva lo stesso trend, sebbene in maniera meno accentuata rispetto ai casi più critici sopra citati. Tuttavia, l’invecchiamento progressivo della forza lavoro resta un dato di fatto e rappresenta una sfida da affrontare nei prossimi anni.

Negli ultimi anni, il governo spagnolo ha cercato di arginare il problema attraverso un incremento delle offerte di pubblico impiego. Secondo il rapporto del ministero della Funzione Pubblica, dal 2021 il numero di nuovi posti messi a concorso ha superato, seppur di poco, il numero dei pensionamenti. Tuttavia, l’impatto di queste misure è stato contenuto, con una crescita più significativa registrata solo nel 2023, quando le nuove assunzioni hanno superato le uscite di circa 2.000 unità.

Nonostante questi sforzi, un ulteriore ostacolo al rinnovamento del personale pubblico è rappresentato dai lunghi tempi burocratici che intercorrono che intercorrono tra la pubblicazione di un’offerta di lavoro e l’effettivo ingresso dei nuovi assunti. Spesso, infatti, possono trascorrere fino a due anni prima che un candidato vincitore del concorso entri ufficialmente in servizio, rallentando così il ricambio generazionale.

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