Regno Unito, la cancelliera dello Scacchiere ammette: l’economia non cresce

Regno Unito, la cancelliera dello Scacchiere ammette: l’economia non cresce

K metro 0 – Londra – L’economia del Regno Unito sta attraversando una fase di crescita insufficiente, una situazione che preoccupa il governo e in particolare la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves. Parlando a “Sky News”, Reeves ha espresso insoddisfazione per i numeri attuali, sottolineando che l’economia “non sta crescendo abbastanza in fretta”. Tuttavia, ha

K metro 0 – Londra – L’economia del Regno Unito sta attraversando una fase di crescita insufficiente, una situazione che preoccupa il governo e in particolare la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves. Parlando a “Sky News”, Reeves ha espresso insoddisfazione per i numeri attuali, sottolineando che l’economia “non sta crescendo abbastanza in fretta”. Tuttavia, ha anche evidenziato come non sia possibile invertire in pochi mesi oltre un decennio di stagnazione economica.

Secondo Reeves, il governo è consapevole delle sfide e sta attuando i cambiamenti necessari per stimolare l’economia e portare nuove risorse nel sistema. “La crescita è la missione numero uno”, ha dichiarato la cancelliera, riconoscendo che l’esecutivo deve fare di più per migliorare la situazione economica del Paese.

Tra gli ostacoli principali, Reeves ha menzionato il “buco nero” da 22 miliardi di sterline (circa 26 miliardi di euro) nei conti pubblici, ereditato dal precedente governo conservatore. Questo ha imposto scelte difficili, in particolare per quanto riguarda la gestione della tassazione. “Abbiamo adottato le misure necessarie per garantire che i servizi pubblici e le finanze dello Stato poggino su fondamenta solide”, ha spiegato Reeves.

Nel contesto della prossima dichiarazione di bilancio primaverile, il primo ministro Keir Starmer ha confermato che il governo sta valutando un’ampia revisione della spesa pubblica, con l’obiettivo di individuare possibili tagli ai bilanci ministeriali. La manovra, che sarà presentata mercoledì da Rachel Reeves, sarà caratterizzata da riduzioni di spesa ma escluderà aumenti fiscali.

Starmer ha dichiarato alla “BBC” che l’esecutivo intende gestire il governo in modo più efficiente, senza compromettere i principi fondamentali della politica economica. “Chiediamo alle imprese di adottare tecnologie avanzate e intelligenza artificiale, e il governo deve fare lo stesso”, ha aggiunto. Poi ha suggerito una maggiore digitalizzazione e automazione per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione.

Mentre il governo cerca di bilanciare le finanze pubbliche, il sostegno popolare alle opzioni disponibili appare limitato. Un sondaggio YouGov, ripreso da “The Guardian”, evidenzia come solo il 25% degli elettori sia favorevole a tagli alla spesa pubblica. Il 18%, invece, preferirebbe un aumento delle tasse e appena l’8% un incremento del debito.

Tuttavia, le misure più apprezzate dagli elettori sembrano essere fuori dall’agenda politica attuale: il 27% vorrebbe un aumento della spesa pubblica, il 33% preferirebbe una riduzione delle tasse e il 42% auspicherebbe un abbassamento del debito. Questo scenario mette il governo laborista in una posizione difficile, rendendo sempre più complicato attribuire le attuali sfide economiche all’eredità lasciata dal precedente esecutivo conservatore.

Il governo di Keir Starmer si trova di fronte a una sfida complessa. Dovrà rilanciare la crescita economica, garantire stabilità finanziaria e rispondere alle aspettative degli elettori, il tutto senza aumentare le tasse. La dichiarazione di bilancio primaverile rappresenterà un passaggio cruciale per comprendere quale direzione prenderà l’economia britannica nei prossimi mesi e quali saranno le strategie adottate per affrontare le difficoltà attuali.

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