Svezia, indagine per la morte degli sciatori italiani travolti dalla valanga

Svezia, indagine per la morte degli sciatori italiani travolti dalla valanga

K metro 0 – Stoccolma – La Procura della Repubblica di Svezia ha avviato un’indagine sulla morte di due sciatori italiani. Sono i fratelli Mattia e Daniele Boer, travolti da una valanga mentre sciavano nella regione di Abisko, nel nord della Svezia. Secondo un comunicato della Procura svedese, l’indagine preliminare ha l’obiettivo di ricostruire esattamente

K metro 0 – Stoccolma – La Procura della Repubblica di Svezia ha avviato un’indagine sulla morte di due sciatori italiani. Sono i fratelli Mattia e Daniele Boer, travolti da una valanga mentre sciavano nella regione di Abisko, nel nord della Svezia.

Secondo un comunicato della Procura svedese, l’indagine preliminare ha l’obiettivo di ricostruire esattamente cosa sia accaduto e di determinare se ci siano eventuali responsabilità penali, sia a livello individuale che da parte di società coinvolte nell’organizzazione dell’escursione. Attualmente, le indagini hanno portato all’identificazione di uno o più sospettati, e per una società ci saranno accertamenti.

L’incidente si è verificato il 20 marzo durante un’escursione di heliskiing, una pratica che prevede l’utilizzo di un elicottero per raggiungere località inaccessibili sulle montagne, dove gli sciatori possono godere di discese su neve vergine.

Cinque sciatori italiani, tra cui i fratelli Mattia e Daniele Boer, erano stati trasportati in elicottero a Karsavagge. Si tratta di una zona remota e poco abitata della regione di Abisko, nel cuore del Circolo Polare Artico, a pochi chilometri dal confine con la Norvegia.

Purtroppo, mentre sciavano, una valanga li ha travolti, causando la morte di tre persone: oltre ai due fratelli, ha perso la vita anche la guida alpina che accompagnava il gruppo.

Secondo quanto riportato dall’emittente svedese “SVT”, la valanga ha avuto un impatto devastante, travolgendo anche l’elicottero che aveva trasportato il gruppo. Le operazioni di soccorso sono scattate tempestivamente nel pomeriggio dello stesso giorno. Purtroppo le condizioni di grande difficoltà causate dalla neve e dalla remota localizzazione dell’incidente hanno reso le operazioni estremamente complesse.

Il terzo sciatore italiano coinvolto nell’incidente, riuscito a fuggire dalla valanga e a tornare al resort di partenza. Le sue condizioni, seppur comprensibilmente sconvolte, non sono risultate gravi.

L’Ambasciata d’Italia in Svezia ha confermato l’incidente e ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime. In una nota ufficiale, la Farnesina ha specificato che il Consolato Italiano in Svezia è in contatto con i familiari e seguirà tutte le procedure per il rimpatrio delle salme degli sciatori deceduti.

L’incidente ha sollevato molte domande riguardo alla sicurezza delle operazioni di heliskiing, che, pur essendo una pratica affascinante per molti appassionati, comporta inevitabilmente dei rischi. Le autorità locali, in collaborazione con le autorità italiane, stanno cercando di determinare le cause esatte della tragedia. Non è ancora chiaro se vi siano state carenze nei protocolli di sicurezza o se altre circostanze abbiano contribuito all’incidente.

Nel frattempo, la comunità di Abisko e il mondo degli sport invernali sono rimasti scossi dalla tragedia. Le operazioni di salvataggio, la fatale valanga e la morte di tre persone continuano a essere al centro dell’attenzione mediatica e istituzionale. Le autorità svedesi promettono di fare chiarezza quanto prima e di garantire l’adozione delle necessarie misure per prevenire simili tragedie in futuro.

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