K metro 0 – Bruxelles – “Secondo le analisi della Bce, un dazio statunitense del 25% sulle importazioni dall’Europa ridurrebbe la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. Una risposta europea sotto forma di aumento dei dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti farebbe salire questa riduzione a circa mezzo punto percentuale”.
K metro 0 – Bruxelles – “Secondo le analisi della Bce, un dazio statunitense del 25% sulle importazioni dall’Europa ridurrebbe la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. Una risposta europea sotto forma di aumento dei dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti farebbe salire questa riduzione a circa mezzo punto percentuale”.
Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante un’audizione al Parlamento europeo, sottolineando che “la situazione è ovviamente in evoluzione e qualsiasi stima è soggetta a un’elevata incertezza”. L’impatto maggiore sulla crescita economica si concentrerebbe nel primo anno successivo all’aumento dei dazi, per poi attenuarsi nel tempo, lasciando tuttavia un effetto negativo persistente sul livello della produzione, continua Lagarde, ricordando che l’area euro, “molto aperta al commercio e profondamente integrata nelle catene di approvvigionamento globali, specialmente con gli Stati Uniti, è particolarmente esposta ai cambiamenti nelle politiche commerciali”.
“Voglio sottolineare ancora una volta che queste stime sono soggette a un’incertezza molto elevata, dato che l’impatto degli aumenti tariffari potrebbe essere non lineare, ad esempio a causa di una significativa riconfigurazione delle catene di approvvigionamento globali”, continua Lagarde.
Al netto dell’effetto dazi il processo di disinflazione è ancora in corso nell’area euro: secondo le stime della Bce l’inflazione complessiva è scesa dal 2,5% di gennaio al 2,3% di febbraio, e le proiezioni indicano che nel 2025 il dato dovrebbe rimanere mediamente a quel livello, per poi scendere all’1,9% nel 2026 e stabilizzarsi al 2,0% nel 2027.
Secondo la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, è necessario attuare “con urgenza la Bussola per la competitività presentata della Commissione europea. L’integrazione commerciale è fondamentale per la prosperità economica e può mitigare gli effetti delle misure protezionistiche unilaterali come i dazi statunitensi, rimarca in audizione al Parlamento europeo, evidenziando come il piano per l’Unione del risparmio e degli investimenti presentato ieri rappresenti «un ulteriore passo fondamentale”.
Le analisi della Bce indicano che una maggiore apertura al commercio globale potrebbe compensare le perdite derivanti da dazi e relative ritorsioni da parte Ue, la quale deve quindi accelerare la finalizzazione degli accordi commerciali internazionali e rafforzare gli scambi tra gli Stati membri, spiega la presidente della Bce.
Sul versante interno, il mercato unico nei primi trent’anni di esistenza “ha aumentato il pil dell’Ue tra il 12% e il 22% e raddoppiato il volume degli scambi interni”, ricorda, spiegando che un’ulteriore integrazione ridurrebbe le barriere commerciali e renderebbe l’Europa più resiliente agli shock globali, creando al contempo “la scala necessaria per prosperare”.
Nell’ambito della creazione dell’euro digitale, la Bce sarà “pronta” e avrà “finito a ottobre i compiti a livello tecnico, di stabilità finanziaria e di definizione di un quadro regole unico”. Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante un’audizione al Parlamento europeo, esprimendo la sua “sincera speranza” che anche l’Eurocamera possa riuscire a portare a termine il suo iter legislativo entro quella data.
L’obiettivo è quello di “rimuovere la vulnerabilità a cui siamo esposti” per quanto riguarda le stablecoin statunitensi, criptovalute ancorate al valore del dollaro, che l’amministrazione Usa targata Donald Trump è intenzionata a promuovere all’infuori degli Stati Uniti: il rischio è che in assenza di alternative eurocentriche queste possano prendere piede, a scapito del ruolo dell’euro sulla scena globale e della sovranità monetaria dell’Eurogruppo.