Regno Unito, Reeves prepara una nuova stretta sulla spesa pubblica

Regno Unito, Reeves prepara una nuova stretta sulla spesa pubblica

K metro 0 – Londra – Il cancelliere dello Scacchiere britannico, Rachel Reeves, sta pianificando una nuova stretta sulla spesa pubblica, che sarà annunciata nella Dichiarazione di primavera prevista per la prossima settimana. Secondo quanto riportato da fonti governative, riportate dal “Financial Times”, è alla ricerca di ulteriori risparmi per colmare il deficit nelle finanze

K metro 0 – Londra – Il cancelliere dello Scacchiere britannico, Rachel Reeves, sta pianificando una nuova stretta sulla spesa pubblica, che sarà annunciata nella Dichiarazione di primavera prevista per la prossima settimana. Secondo quanto riportato da fonti governative, riportate dal “Financial Times”, è alla ricerca di ulteriori risparmi per colmare il deficit nelle finanze pubbliche e prevede di ridurre i bilanci destinati ai dipartimenti governativi di Whitehall più avanti nella legislatura.

Questa decisione arriva in un momento critico per l’economia britannica, che continua a risentire degli effetti combinati della pandemia, della Brexit e di un’inflazione ancora elevata rispetto agli standard pre-crisi. Il Regno Unito ha registrato una crescita economica debole negli ultimi mesi, con il Pil che ha subito una contrazione dello 0,3% nel quarto trimestre del 2024.

Uno dei principali ostacoli è rappresentato dall’aumento dei costi per il rimborso del debito pubblico, che limita il margine di manovra del governo. Il debito pubblico del Regno Unito si aggira intorno al 97% del Pil, un livello tra i più alti degli ultimi decenni.

Per affrontare queste difficoltà, Reeves ha deciso di rallentare l’incremento della spesa pubblica, riducendo la crescita reale dei finanziamenti ai dipartimenti governativi a circa l’1,1% annuo. Questa misura potrebbe portare a un risparmio di circa 5 miliardi di sterline (5,9 miliardi di euro) all’anno entro la fine della legislatura. Tuttavia, il deterioramento delle prospettive economiche ha quasi azzerato il margine di sicurezza fiscale che Reeves aveva previsto nel bilancio di ottobre, quando il governo stimava una riserva di 9,9 miliardi di sterline (11,7 miliardi di euro) per rispettare le regole fiscali.

Nonostante le preoccupazioni espresse da diversi ministri e rappresentanti del settore pubblico, il governo insiste sul fatto che i tagli non comprometteranno la qualità dei servizi essenziali. Secondo Downing Street, le riduzioni di spesa saranno accompagnate da riforme strutturali volte a migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione, evitando così un ritorno all’austerità degli anni passati.

Le difficoltà economiche del Regno Unito si inseriscono in un contesto più ampio di rallentamento della crescita in tutta Europa. L’Eurozona ha chiuso il 2024 con una crescita quasi stagnante, ostacolata dall’incertezza geopolitica, dal rallentamento della domanda globale e dalle politiche monetarie restrittive volte a contrastare l’inflazione.

La Banca d’Inghilterra, al pari della Banca Centrale Europea, ha mantenuto i tassi d’interesse a livelli elevati per frenare la vendita, che nel Regno Unito si attesta ancora sopra il 3%, ben al di sopra dell’obiettivo del 2%. Questa politica ha contribuito a contenere l’aumento dei prezzi, ma ha anche avuto un impatto negativo sulla crescita economica e sugli investimenti.

Nel frattempo, molti Paesi europei stanno adottando misure simili a quelle annunciate da Reeves. In Francia e in Germania, ad esempio, i governi hanno introdotto piani di razionalizzazione della spesa pubblica per far fronte ai vincoli fiscali imposti dall’Unione Europea e garantire la sostenibilità dei conti pubblici. Anche in Italia, il governo sta cercando di bilanciare il bilancio riducendo le spese superflue e promuovendo riforme mirate per aumentare la produttività.

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