Il Pd, partito di centrodestra, chiede il rinvio del Giro d’Italia in Albania

Il Pd, partito di centrodestra, chiede il rinvio del Giro d’Italia in Albania

K metro 0 – Tirana – In Albania, il Partito Democratico, principale forza di opposizione di centrodestra, ha richiesto il rinvio della partenza del Giro d’Italia, prevista per il 9 maggio da Durazzo. La motivazione? La coincidenza con le elezioni parlamentari, fissate per l’11 maggio. Genta Vangjeli, portavoce del Partito Democratico, ha dichiarato che il

K metro 0 – Tirana – In Albania, il Partito Democratico, principale forza di opposizione di centrodestra, ha richiesto il rinvio della partenza del Giro d’Italia, prevista per il 9 maggio da Durazzo. La motivazione? La coincidenza con le elezioni parlamentari, fissate per l’11 maggio.

Genta Vangjeli, portavoce del Partito Democratico, ha dichiarato che il governo albanese dovrebbe «negoziare con l’Italia nuove date per la corsa, poiché coincide con un evento cruciale per il Paese». L’itinerario del Giro include le città di Tirana, Durazzo e Valona, con tappe programmate dal 9 all’11 maggio, proprio il giorno delle elezioni.

“Nel contesto di un processo elettorale così importante per gli albanesi, l’11 maggio non è una data appropriata per ospitare competizioni ciclistiche”, ha spiegato Vangjeli. Ha inoltre sottolineato che le risorse necessarie per l’evento, come la polizia di Stato, devono essere dedicate a garantire il regolare svolgimento delle elezioni.

Dall’altra parte, il Primo ministro Edi Rama ha evidenziato l’importanza del Giro d’Italia per l’immagine dell’Albania. Durante la presentazione dell’edizione, Rama ha sottolineato come l’evento rappresenti una vetrina unica per il Paese, mostrando al mondo le sue bellezze paesaggistiche. “Solo pochi decenni fa, ospitare un evento sportivo di questa portata sarebbe stato impensabile”, ha dichiarato con orgoglio.

Intanto prosegue la politica di Rama improntata ai rapporti internazionali, con l’obiettivo dell’ingresso in Europa.

“L’Albania diventerà grande quanto l’Europa e l’Europa quanto l’Albania”. Lo ha ammesso il premier albanese Edi Rama durante un incontro con i candidati deputati del distretto di Tirana. Le sue dichiarazioni sono riportate dal portale informativo online “Balkanweb”.

“Il passaporto Ue concederà ai bambini albanesi il diritto di studiare in qualsiasi Paese dell’Unione europea. Permetterà a ogni albanese di essere francese come i francesi in Francia, svedese come gli svedesi in Svezia, e così via”, ha aggiunto il primo ministro in merito all’adesione dell’Albania all’Ue.

I negoziati proseguono ma ci vorrà “un anno e mezzo per far muovere la situazione e chiudere tutto”. Ma Edi Rama vuole essere ottimista: “Il cielo dovrebbe essere il limite, non contano i calcoli aritmetici ma quelli degli albanesi con la storia” ha concluso.

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