K metro 0 – Lisbona – L’Alleanza Democratica (AD) del primo ministro portoghese Luis Montenegro registra un calo nei consensi, perdendo circa due punti percentuali e scendendo al 33,5% delle intenzioni di voto. Parallelamente, il Partito Socialista (PS) cresce di 1,6 punti percentuali, attestandosi al 28,8%, aprendo così la strada a un possibile pareggio tecnico
K metro 0 – Lisbona – L’Alleanza Democratica (AD) del primo ministro portoghese Luis Montenegro registra un calo nei consensi, perdendo circa due punti percentuali e scendendo al 33,5% delle intenzioni di voto. Parallelamente, il Partito Socialista (PS) cresce di 1,6 punti percentuali, attestandosi al 28,8%, aprendo così la strada a un possibile pareggio tecnico in caso di elezioni anticipate.
Questi dati emergono dal sondaggio Pitagorica, riportato dal quotidiano “Expresso”, realizzato nei giorni successivi all’esplosione della crisi politica che vede al centro il premier Montenegro, accusato di conflitto d’interesse a causa dei legami con l’azienda di famiglia, Spinumviva.
Nonostante l’AD — una coalizione composta dal Partito Socialdemocratico e dai Cristiano-democratici — mantenga la leadership, la distanza con il PS si assottiglia. Anche l’immagine del primo ministro subisce un duro colpo, con il suo gradimento che scende dal 52% al 47%. Un dato significativo che riflette la crescente sfiducia dell’elettorato nei confronti del governo, in un momento di particolare instabilità politica ed economica.
Sul fronte opposto il leader socialista Pedro Nuno Santos non sembra aver tratto particolare vantaggio dalla crisi, mantenendo un livello di consenso stabile: il 35% dei portoghesi esprime un giudizio positivo o molto positivo su di lui, mentre il 57% resta critico. Questo suggerisce che, nonostante le difficoltà del governo in carica, l’opposizione non è ancora riuscita a proporre un’alternativa convincente agli occhi della maggior parte dei cittadini.
In questo scenario turbolento, il partito sovranista Chega! non guadagna terreno, passando dal 17,4% al 13,5% delle preferenze. Un dato che evidenzia come, nonostante il malcontento generale, l’elettorato sembri esitante a spostarsi su posizioni più radicali.
Nei giorni scorsi, diversi media portoghesi, tra cui “Expresso”, hanno rivelato dettagli imbarazzanti sul legame tra il gruppo di casinò e hotel Solverde e Spinumviva, azienda legata alla famiglia del premier. Secondo le fonti, Solverde avrebbe versato a Spinumviva 4.500 euro al mese a partire da luglio 2021.
Il premier Montenegro, che ha lavorato per Solverde tra il 2018 e il 2022, avrebbe rappresentato il gruppo nelle trattative con lo Stato per l’estensione del contratto di concessione dei casinò di Espinho e Algarve. In sua difesa, Montenegro ha dichiarato di aver fornito “servizi di assistenza legale” in un periodo in cui non ricopriva cariche politiche e ha assicurato di non essere coinvolto in negoziazioni riguardanti la società, poiché dal 2022 Spinumviva è passata sotto la gestione della moglie.
Le spiegazioni del primo ministro non hanno convinto l’opposizione, che continua a chiedere chiarezza. I principali partiti di opposizione, incluso il PS, hanno espresso preoccupazione per il possibile conflitto d’interessi e chiedono un’indagine approfondita per garantire la trasparenza del governo. La questione ha scatenato un acceso dibattito pubblico, con numerose manifestazioni e richieste di dimissioni da parte di alcune frange politiche e della società civile.
Per questa ragione, Montenegro ha deciso di sottoporsi a una mozione di fiducia, il cui dibattito e voto sono previsti per domani in Parlamento. Tuttavia, la mozione sembra destinata a essere respinta, a meno che il Partito Socialista non decida di cambiare posizione e votare a favore. La tenuta del governo dipenderà quindi non solo dall’esito del voto, ma anche dalla capacità del premier di riconquistare la fiducia dei cittadini e di gestire le tensioni interne alla sua stessa coalizione.