K metro 0 – Madrid – Il giudice Leopoldo Puente, che sta indagando sul caso Koldo presso la Corte Suprema, ha respinto la richiesta dell’ex ministro dei Trasporti, José Luis Ábalos, di riottenere il passaporto e di lasciare il proprio Paese, la Spagna. Nell’ordinanza pubblicata mercoledì 5 marzo, il magistrato ha anche sottolineato il “potere
K metro 0 – Madrid – Il giudice Leopoldo Puente, che sta indagando sul caso Koldo presso la Corte Suprema, ha respinto la richiesta dell’ex ministro dei Trasporti, José Luis Ábalos, di riottenere il passaporto e di lasciare il proprio Paese, la Spagna. Nell’ordinanza pubblicata mercoledì 5 marzo, il magistrato ha anche sottolineato il “potere incriminante” delle tre proprietà a cui è legato in questo caso. Il caso Koldo o caso Ábalos è un procedimento giudiziario per corruzione in corso condotto dalla Corte Suprema spagnola iniziato il 28 febbraio 2024. Il caso è incentrato sull’ex ministro dei trasporti José Luis Ábalos e sul suo ex consigliere Koldo García Izaguirre.
La Procura anticorruzione ritiene dunque che ci siano “forti indizi” che l’ex ministro Ábalos abbia commesso un reato di corruzione e un altro di traffico di influenze, derivante dal “complotto Koldo”, riferisce RTVE. Per la Procura, si tratta di “reati di indubbia gravità che richiedono almeno l’attivazione” delle misure cautelari già concordate dal giudice istruttore Leopoldo Puente: divieto di lasciare il Paese, ritiro del passaporto e comparizione quindicinale davanti ai giudici. La Procura vuole dunque evitare che “si sottragga alla giustizia”.
Per fare chiarezza, nell’ordinanza, il magistrato Puente ha respinto il ricorso che faceva riferimento al fatto che nessuna delle proprietà a cui Ábalos è legato, due case a Madrid e uno chalet a Cadice, gli aveva procurato “alcun beneficio o vantaggio”. In risposta ad Ábalos, il magistrato ha invece ricordato che il primo degli appartamenti, quello di Plaza de España a Madrid, è stato occupato per tre anni dalla persona che “secondo quanto sostenuto dallo stesso sig. Ábalos Meco nella sua dichiarazione di imputato, era all’epoca la sua compagna sentimentale”, in riferimento a Jéssica, che ha detto di aver dato per scontato che Ábalos pagasse l’affitto dell’appartamento.
Per quanto riguarda la villa di Cadice, il magistrato ritiene ci siano indizi perché possa essere stata un regalo in cambio della “messa in atto dell’influenza indebita” che il principale mandante del complotto, Víctor de Aldama e i suoi soci intendevano esercitare per ottenere le licenze di sfruttamento degli idrocarburi.
Per l’Anticorruzione dunque tali misure sono necessarie affinché Ábalos “non possa sottrarsi alla giustizia” e comparire nella causa “quando verrà convocato”. A suo avviso, sono “pienamente proporzionate nella misura in cui limitano solo leggermente e indispensabilmente l’esercizio della sua libertà di movimento”, sottolinea il magistrato.
Confermata dunque la decisione del divieto di lasciare il Paese e il ritiro del passaporto, ma viene permesso, tuttavia, all’attuale deputato del Gruppo misto di comparire ogni quindici giorni davanti alla Corte Suprema o al Tribunale decanale di Valencia, dove risiede. “Non vi è alcuna obiezione a che le comparizioni avvengano in futuro davanti al Tribunale di Valencia”, si legge nell’ordinanza. Tuttavia, non ha permesso all’ex numero tre del PSOE di recarsi “liberamente” in un tribunale di sua scelta.
Per quanto riguarda la restituzione del passaporto, il giudice della Corte Suprema, pur apprezzando il fatto che Ábalos si sia presentato volontariamente a testimoniare davanti a lui, ha ritenuto che non si possa escludere “in assoluto” la possibilità che l’ex ministro decida in futuro “di comportarsi in modo diverso”, data la gravità delle pene a cui potrebbe andare incontro.
In questo senso, ha aggiunto che “questo rischio non è dissipato dal fatto che Ábalos è un deputato”, né scompare perché è un personaggio così noto. Per questo motivo, sostiene che le misure imposte sono, “oltre che necessarie, pienamente proporzionate”, dato che limitano solo “in modo molto lieve” la sua libertà di movimento.
di Sandro Doria