Mannheim, le indagini si concentrano sulla malattia mentale dell’investitore

Mannheim, le indagini si concentrano sulla malattia mentale dell’investitore

K metro 0 – Francoforte – Le autorità tedesche, tra cui la procura di Mannheim e l’Ufficio di polizia criminale dello Stato del Baden-Württemberg, hanno avviato un’indagine approfondita per determinare le motivazioni dietro l’incidente di lunedì 3 marzo 2025, nel centro di Mannheim. Quando un uomo, un tedesco di 40 anni, alla guida di una

K metro 0 – Francoforte – Le autorità tedesche, tra cui la procura di Mannheim e l’Ufficio di polizia criminale dello Stato del Baden-Württemberg, hanno avviato un’indagine approfondita per determinare le motivazioni dietro l’incidente di lunedì 3 marzo 2025, nel centro di Mannheim. Quando un uomo, un tedesco di 40 anni, alla guida di una piccola utilitaria, ha investito diverse persone in una trafficata strada pedonale della città, provocando la morte di due persone e ferendo altre undici, alcune delle quali sono ancora in gravi condizioni.

L’uomo è stato arrestato subito dopo l’incidente e attualmente è in custodia, ma le ragioni del suo gesto rimangono ancora incerte. Secondo l’ultima dichiarazione ufficiale, non ci sono prove concrete che suggeriscono che l’incidente sia stato motivato da motivazioni politiche o estremiste. Tuttavia, dalle indagini emerge che l’uomo, da molti anni, soffre di una malattia mentale. È stato regolarmente sottoposto a trattamenti psichiatrici e l’ultima cura risale all’anno scorso, quando è stato ricoverato.

Il sospettato, che ha precedenti penali risalenti a oltre dieci anni fa, aveva già avuto problemi con la legge in passato, inclusi reati legati a lesioni personali e guida in stato di ebbrezza. Inoltre, nel 2018, era stato indagato per incitamento all’odio su una piattaforma di social media, per il quale era stato multato. Nonostante ciò, non sono emerse prove che suggerivano una motivazione politica o ideologica per l’incidente di lunedì. L’indagine si sta concentrando su una serie di fattori, tra cui i contatti del sospettato con ambienti di estrema destra. Le autorità hanno riferito di aver trovato indizi che suggeriscono che l’uomo potrebbe aver avuto legami con l’estrema destra nel 2018, ma non sono emersi elementi che possano collegarlo a movimenti estremisti in modo diretto o significativo.

Nel frattempo, la polizia sta continuando ad analizzare i suoi contatti sui social media e nelle app di messaggistica, con l’obiettivo di ricostruire le sue connessioni e attività precedenti all’incidente. Gli investigatori stanno anche esaminando una serie di oggetti trovati nell’auto e nell’abitazione dell’uomo, tra cui una pistola a salve e documenti scritti, che potrebbero fornire ulteriori dettagli sul suo stato mentale.

Un altro aspetto cruciale delle indagini è la ricostruzione della sequenza degli eventi. Il 4 marzo, un tassista che, secondo quanto emerso, ha contribuito a fermare l’uomo durante il suo folle viaggio, è stato interrogato dalle autorità. Inoltre, è stato rinvenuto un documento contenente formule matematiche all’interno del veicolo, che attualmente è sotto analisi forense per determinare se possa avere qualche rilevanza con l’incidente.

La procura ha confermato che l’uomo è stato arrestato poco dopo l’incidente e, durante il suo confronto davanti al giudice, non ha rilasciato dichiarazioni sul movimento. Il giudice ha ordinato la sua custodia in attesa di un atto d’accusa, con l’accusa di omicidio, tentato omicidio e lesioni personali.

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