K metro 0 – Madrid – A febbraio, la Previdenza Sociale spagnola ha registrato 100.340 nuovi contribuenti rispetto al mese precedente (+0,48%), trainata dall’aumento dell’occupazione nei settori alberghiero, della ristorazione e dell’istruzione, che insieme hanno generato quasi 60.000 nuovi posti di lavoro. Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Inclusione, della Sicurezza Sociale e delle Migrazioni,
K metro 0 – Madrid – A febbraio, la Previdenza Sociale spagnola ha registrato 100.340 nuovi contribuenti rispetto al mese precedente (+0,48%), trainata dall’aumento dell’occupazione nei settori alberghiero, della ristorazione e dell’istruzione, che insieme hanno generato quasi 60.000 nuovi posti di lavoro. Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Inclusione, della Sicurezza Sociale e delle Migrazioni, il numero totale di iscritti ha raggiunto quota 21.196.154, un record storico per il secondo mese dell’anno. Negli ultimi dodici mesi, la Previdenza Sociale ha visto un incremento medio di 487.773 iscritti, segnando una crescita annua del 2,36%. Dall’entrata in vigore della riforma del lavoro, sono stati registrati oltre 1,6 milioni di nuovi contribuenti.
Anche il turismo conferma segnali di ripresa: a gennaio, la Spagna ha accolto 5,1 milioni di turisti internazionali, registrando un aumento del 6,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, come riportato dall’Istituto Nazionale di Statistica (Ine). Questi numeri riflettono la continua ripresa del settore, con un incremento costante sia degli arrivi che della spesa dei visitatori. Il Regno Unito si conferma il principale mercato di provenienza, seguito da Francia e Germania, mentre le Isole Canarie restano la meta prediletta dai turisti. Le destinazioni più gettonate, oltre alle Canarie, includono la Catalogna, l’Andalusia e Madrid, con un crescente interesse per le mete culturali e le città d’arte, che stanno registrando un aumento significativo delle prenotazioni alberghiere e delle visite guidate.
Sul piano politico, il Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe) e Uniti per la Catalogna (JxCat) hanno presentato al Congresso dei Deputati una proposta di legge organica volta a delegare alla Catalogna le competenze in materia di immigrazione. Secondo quanto riportato dall’agenzia Europa Press, il testo prevede che la regione gestisca i centri di accoglienza e i rimpatri degli stranieri a cui è stato negato l’ingresso. L’accordo tra PSOE e JxCat permetterà inoltre ai Mossos d’Esquadra, la polizia locale catalana, di collaborare con la Guardia Civil e la Polizia Nazionale nella gestione della sicurezza di porti, aeroporti e aree strategiche.
La Catalogna diventerà anche un “sportello unico” per le pratiche legate al soggiorno di lungo periodo, alla residenza temporanea e al rilascio dei documenti d’identità per gli stranieri. Per rendere effettivo il trasferimento delle competenze, lo Stato trasferirà le risorse umane, tecniche ed economiche necessarie. Inoltre, il numero dei Mossos sarà incrementato di 1.800 unità, raggiungendo un totale di 26.800 agenti.
Questa proposta ha suscitato un vivace dibattito politico, con le opposizioni che accusano il governo di frammentare l’autorità nazionale, mentre i sostenitori della legge la considerano un passo avanti per un’autonomia regionale più concreta e funzionale. La questione dell’immigrazione rimane centrale nel dibattito pubblico, con un’attenzione crescente ai diritti umani e alla gestione delle frontiere.