Serbia, caos in Parlamento con lancio di fumogeni: ferite due deputate

Serbia, caos in Parlamento con lancio di fumogeni: ferite due deputate

K metro 0 – Belgrado – Caos all’Assemblea nazionale della Serbia con violenti scontri tra i parlamentari dell’opposizione e la maggioranza, fino al lancio di razzi, fumogeni e altri oggetti. Questo caos ha portato al trasferimento dei due deputate del Partito Progressista Serbo (SNS), costrette a essere trasportate in ospedale per ricevere le cure necessarie.

K metro 0 – Belgrado – Caos all’Assemblea nazionale della Serbia con violenti scontri tra i parlamentari dell’opposizione e la maggioranza, fino al lancio di razzi, fumogeni e altri oggetti. Questo caos ha portato al trasferimento dei due deputate del Partito Progressista Serbo (SNS), costrette a essere trasportate in ospedale per ricevere le cure necessarie.

I media locali hanno riportato che la situazione è degenerata poco dopo l’approvazione dell’ordine del giorno, quando l’opposizione ha iniziato a protestare contro la legge che avrebbe aumentato i finanziamenti per l’istruzione universitaria, ma i partiti di opposizione hanno insistito che la sessione fosse illegale e che si dovessero prima confermare le dimissioni del primo ministro Milos Vucevic e del suo governo.

La presidente del Parlamento, Ana Brnabic, ha accusato l’opposizione di agire in modo violento, definendola una “banda terroristica” e respingendo ogni accusa riguardante la legittimità della sessione parlamentare.

Le dimissioni di Vucevic, presentate a gennaio, sono state una conseguenza diretta delle violente proteste scatenate dalla tragedia del crollo di una pensilina in cemento avvenuta nel novembre 2024, nel nord della Serbia, che ha causato la morte di 15 persone. Le autorità furono accusate di negligenza e di una gestione irresponsabile.

Nonostante la dimissione formale di Vucevic, il Parlamento non ha ancora confermato ufficialmente le sue dimissioni, un passaggio fondamentale affinché le sue dimissioni diventino effettive. Questo nodo irrisolto è diventato uno dei principali punti di contesa, alimentando ulteriormente il conflitto tra governo e opposizione.

Le immagini circolate sui social media e sui principali canali di notizie mostrano l’intensità degli scontri, che hanno visto il lancio di uova e bottiglie d’acqua, causando il ferimento di almeno tre parlamentari. L’incidente si inserisce in un contesto di crescente tensione politica che ha scosso la Serbia negli ultimi mesi.

Nel frattempo, decine di studenti e cittadini hanno preso parte a manifestazioni di protesta davanti al Parlamento di Belgrado, unendosi alle richieste dell’opposizione e chiedendo il rispetto dei diritti democratici e la fine di quello che deve un regime corrotto. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di manifestazioni che hanno agitato il Paese in risposta a quella che molti accusano di essere una gestione autoritaria delle istituzioni.

La seduta di oggi prevedva la discussione di 62 punti all’ordine del giorno. Tra i temi più rilevanti, una proposta di legge che prevede una significativa riduzione del 50% delle tasse universitarie, misura che mira a rendere più accessibile l’istruzione superiore per i giovani. Inoltre, è stata presentata una modifica alla legge sui fondamenti del sistema educativo, nonché emendamenti alle normative sull’istruzione primaria e secondaria.

Il clima politico in Serbia rimane quindi estremamente teso, con un governo che resiste alle richieste di dimissioni e un’opposizione che continua a lottare per la legittimazione delle sue istanze. Questo episodio segna un ulteriore capitolo di una crisi che sembra destinata a protrarsi nel tempo.

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