K metro 0 – Ankara – Il ministero degli Esteri iracheno ha definito l’appello lanciato ieri da Abdullah Öcalan, storico leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), come “un passo positivo e significativo” verso la stabilità nella regione. Il messaggio di Öcalan è visto come un’iniziativa fondamentale per il rafforzamento della sicurezza non solo
K metro 0 – Ankara – Il ministero degli Esteri iracheno ha definito l’appello lanciato ieri da Abdullah Öcalan, storico leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), come “un passo positivo e significativo” verso la stabilità nella regione. Il messaggio di Öcalan è visto come un’iniziativa fondamentale per il rafforzamento della sicurezza non solo in Iraq, dove il PKK ha una presenza attiva, ma anche nell’intera regione. Secondo una nota ufficiale, l’appello è ritenuto un passo decisivo per la creazione di condizioni di pace durata. Le autorità irachene si augurano che questo appello possa trasformarsi rapidamente in azioni concrete che portino a
Il governo iracheno ha anche ribadito l’importanza di una risposta tempestiva e coordinata tra le varie nazioni della regione, per evitare che l’appello di Öcalan rimanga senza seguito. L’obiettivo è quello di garantire che l’Iraq ei suoi vicini possano godere di maggiore stabilità e sicurezza, riducendo l’influenza di gruppi armati come il PKK che destabilizzano l’area.
In risposta all’appello di Abdullah Öcalan, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato oggi che la Turchia ha “aperto una nuova pagina” nella sua lotta contro il terrorismo, sottolineando che questo momento rappresenta una svolta storica.
Erdogan ha parlato dell’importanza del messaggio di Öcalan, definendolo un’opportunità per avviare una nuova fase negli sforzi per liberare la Turchia dalla minaccia terroristica. “Da ieri, abbiamo iniziato una nuova fase negli sforzi per liberare la Turchia dal terrorismo. Turchi e curdi non perdoneranno chiunque cerchi di minare questo processo”, ha dichiarato il presidente turco, durante un evento tenutosi a Istanbul per celebrare il 30° anniversario dell’emittente televisiva “Kanal 7”.
Erdogan ha aggiunto che la Turchia osserverà da vicino il processo di scioglimento del PKK, promettendo che il governo adotterà tutte le misure necessarie per prevenire provocazioni e garantire che il processo non venga ostacolato. Il presidente turco ha sottolineato che la fine del PKK potrebbe rappresentare un momento cruciale per abbattere “il muro di terrore” che ha diviso il paese per decenni.
“Abbiamo l’opportunità di fare un passo storico verso l’abbattimento del muro di terrore che ha diviso la nostra fratellanza millenaria”, ha affermato Erdogan, esprimendo ottimismo riguardo ai futuri sviluppi.
Abdullah Öcalan, detenuto in Turchia dal 1999, ha lanciato uno storico appello al PKK, chiedendo al gruppo di deporre le armi e di avviare un processo di disarmo. Il suo appello, letto ieri durante una conferenza stampa a Istanbul dai rappresentanti del partito filo-curdo HDP (Terza forza del Parlamento turco), segna un cambiamento significativo nella posizione del leader curdo, che ha sottolineato la necessità di porre fine alla violenza.
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, fondato nel 1978 da Abdullah Öcalan, è stato coinvolto in una lunga e sanguinosa guerra contro lo Stato turco, rivendicando l’autonomia ei diritti dei curdi in Turchia. Il PKK è stato designato come organizzazione terroristica dalla Turchia, dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, a causa delle sue azioni violente.
Tuttavia, con l’appello di Öcalan, si aprono nuove possibilità per il dialogo e una possibile fine dei combattimenti. Se il PKK accetterà di sciogliersi, potrebbe segnare un’importante svolta per la politica curda e turca, ma resta da vedere come si evolveranno gli sviluppi nelle prossime settimane e mesi.