Metsola replica a Trump: l’Unione Europea è un progetto di pace

Metsola replica a Trump: l’Unione Europea è un progetto di pace

K metro 0 – Washington – La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, replica in modo deciso agli attacchi all’Europa del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo fa alla Johns Hopkins University di Washington, affrontando con decisione e chiarezza il futuro delle relazioni commerciali tra l’Unione Europea e gli Usa, nonché le sfide economiche

K metro 0 – Washington – La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, replica in modo deciso agli attacchi all’Europa del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo fa alla Johns Hopkins University di Washington, affrontando con decisione e chiarezza il futuro delle relazioni commerciali tra l’Unione Europea e gli Usa, nonché le sfide economiche globali. La presidente ha voluto chiarire, con fermezza, che “l’Unione Europea è principalmente ed essenzialmente un progetto di pace”, ricordando che il suo scopo non è mai stato quello di opporsi agli Stati Uniti, ma di consolidare e rafforzare le relazioni storiche tra i due continenti, fondate sulla lotta per la libertà e controllo la tirannia.

Secondo la presidente Metsola dobbiamo “parlare di accordi commerciali piuttosto che di dazi. Crescere insieme è la nostra priorità, non il contrario”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un approccio di cooperazione, dove entrambi i partner traggono vantaggio. “Non vogliamo approfittare di nessuno. L’atteggiamento ‘win-win’ sarà sempre il nostro approccio preferito, ma voglio essere chiara: l’Unione Europea reagirà con fermezza e rapidità contro le barriere ingiustificate al commercio libero ed equo”, ha aggiunto.

La presidente dell’Europarlamento ha anche discusso delle dinamiche globali attuali, evidenziando che la sicurezza e la prosperità economica dipendono dalle relazioni transatlantiche. “Le relazioni tra Europa e Stati Uniti vanno oltre il commercio, oltre l’industria e oltre le considerazioni politiche immediate”, ha dichiarato. “Nelle guerre commerciali non vince nessuno”, ha aggiunto, “possiamo trovare un modo per vincere insieme, che è sempre preferibile rispetto a un scenario in cui tutti perdono, con le autocrazie che traggono vantaggio dalle divisioni”.

Metsola ha parlato anche dei limiti strutturali che impediscono all’Europa di realizzare il suo pieno potenziale. In particolare, ha citato il rapporto dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi, che evidenzia come l’Europa perde ogni anno circa 300 miliardi di euro a causa di “confini fittizi” e ostacoli al libero scambio all’interno del continente. “Abbiamo trascorso anni rimuovendo i confini interni per garantire la libera circolazione, ma ogni volta che si verifica una crisi, un virus o un evento critico pubblico, questi confini vengono ripristinati”, ha spiegato Metsola, mettendo in luce la necessità di un cambio di mentalità e di politica.

Per la presidente “gli Stati Uniti attraggono il capitale perché qui l’accesso è più facile. In Europa, se non si ha il capitale necessario, è praticamente impossibile iniziare una nuova impresa”, ha affermato. “Gli elettori ci hanno inviato un messaggio chiaro: vogliono che ci diamo una mossa. Ma per farlo, dobbiamo fare il passo successivo, da essere un faro di talenti a trattenere e far crescere quei talenti”, ha spiegato.

Metsola ha concluso il suo intervento con un messaggio forte e chiaro: “Se non riusciamo a trattenere i nostri talenti ea creare un ambiente favorevole alla crescita, perderemo, indipendentemente da quanto denaro investiamo”. Il presidente ha sottolineato che l’Europa ha tutte le potenzialità per essere un leader globale, ma solo se sarà in grado di superare le sue sfide interne e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del panorama economico internazionale.

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