K metro 0 – Dubai – Vivere a lungo. In buona salute. E a casa propria. E’ il manifesto dei longennials, gli over 65/70 alla ricerca di abitazioni e spazi urbani che aumentino le opportunità di una vecchiaia più serena e protetta. Ed è l’obiettivo dell’“ageing in place” fissato dal WHO (l’organizzazione mondiale della sanità).
K metro 0 – Dubai – Vivere a lungo. In buona salute. E a casa propria. E’ il manifesto dei longennials, gli over 65/70 alla ricerca di abitazioni e spazi urbani che aumentino le opportunità di una vecchiaia più serena e protetta.
Ed è l’obiettivo dell’“ageing in place” fissato dal WHO (l’organizzazione mondiale della sanità). Quello di far sì che le persone nella loro “terza” o “quarta” età possano vivere il più a lungo possibile in un’abitazione indipendente che sentano come “casa propria”. E soprattutto, in una comunità di cui siano membri attivi, dove possano coltivare i propri interessi. E in un contesto abitativo dove i diversi servizi di cui necessitano con il progredire dell’età siano facilmente accessibili.
I paesaggi urbani stanno entrando in una nuova era nelle principali città di tutto il mondo. Il settore immobiliare è stato uno dei primi a prendere atto del cambiamento.
Le principali città globali come Singapore, Tokyo e Miami, hanno iniziato ad andare oltre le tradizionali tipologie edilizie polifunzionali progettando comunità integrate in cui ogni elemento del design urbano è finalizzato alla “promozione della salute”. Un concetto che, pur essendo teorizzato in varie epoche storiche, è stato codificato nel 1986 dalla Carta di Ottawa sottoscritta dagli Stati appartenenti all’OMS (l’Organizzazione mondiale della sanità).
Sulla scia di questa tendenza, gli Emirati Arabi Uniti stanno assistendo a un cambiamento fondamentale nello sviluppo urbano, come riporta Jennifer Bell in un suo interessante servizio per Al Arabiya News. Una trasformazione che arriva mentre la Dubai Health Authority prevede un aumento del 29% della popolazione over 60 entro il 2050.
Il mercato immobiliare di Dubai vanta di tutto: dagli attici nei grattacieli più alti del mondo, alle proprietà multimilionarie sulla spiaggia e alle ville di lusso su isole private artificiali. Ed ora si sta proiettando nel futuro con la progettazione di case e comunità “longevity”.
“A Dubai e Abu Dhabi, residenze, uffici, strutture per il tempo libero, si stanno gradualmente trasformando in ecosistemi progettati per sostenere il benessere in ogni fase della vita”, ha detto Dmitry Kaminskiy, un esperto del Deep Knowledge Group. “Il futuro punta ad ambienti progettati per ottimizzare la salute fisica, mentale e cognitiva, prolungando la durata della vita e migliorandone al contempo la qualità”.
Questo cambiamento nello sviluppo urbano riflette un più ampio mutamento nella mentalità dei consumatori. In linea con una significativa rivalutazione della salute e del benessere su scala globale.
Questo ha creato una domanda di comunità che supportano la longevità. E i progressi nell’intelligenza artificiale, nella biotecnologia e nell’assistenza sanitaria preventiva stanno convergendo per dare forma ad ambienti che la sostengono attivamente.
Nel prossimo futuro, sostiene Kaminsky, l’analisi dei dati e la modellazione predittiva non saranno più limitate ad applicazioni commerciali o industriali. “Grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale, la pianificazione urbana anticiperà le esigenze dei residenti, mitigando gli stress ambientali e creando condizioni ottimali per vivere bene e più lungo”.
I flussi di traffico si adatteranno dinamicamente per ridurre l’inquinamento e il rumore, mentre i sensori della qualità dell’aria guideranno interventi in tempo reale, riducendo al minimo i rischi respiratori.
Queste innovazioni si estenderanno alle case intelligenti che contribuiranno a migliorare la gestione della salute. “Le case dotate di biosensori monitoreranno costantemente i segni vitali, la qualità del sonno e i marcatori metabolici. Assistenti virtuali analizzeranno i modelli, offrendo consigli in tempo reale su alimentazione, idratazione e attività fisica. I meccanismi di risposta alle emergenze si attiveranno automaticamente se vengono rilevate anomalie, assicurando che l’assistenza medica raggiunga chi ne ha bisogno prima che la crisi degeneri.
Questo modificherà radicalmente l’approccio all’assistenza sanitaria. Si creeranno ambienti che prevengono l’insorgenza delle malattie. E gli ospedali potrebbero così trasformarsi da centri di cura in centri di consulenza, fornendo servizi sanitari personalizzati integrati tramite una combinazione di tecnologia avanzata e servizi accessibili.
Ciò potrebbe comportare dispositivi indossabili e app mobili che monitorano le metriche sanitarie e forniscono feedback in tempo reale, cliniche del benessere in loco che offrono cure preventive e consulenze sanitarie e partnership con operatori sanitari per offrire programmi e workshop personalizzati”.
Il desiderio di risiedere in comunità che garantiscano una vita più lunga accomuna vari strati sociali. Le età variano in modo significativo, dagli adulti più anziani, alla ricerca di ambienti sereni, alle famiglie più giovani che cercano un ambiente sano in cui far crescere i loro figli, a costo di pagare cifre esorbitanti.
La fascia demografica più interessata, dice Abdul Rahman, CEO della KASCO Developments di Dubai, è costituita da “persone attente alla salute che possono permettersi uno stile di vita lussuoso”.
Queste comunità danno priorità sia al benessere fisico che mentale. Ma anche l’integrazione della natura svolge un ruolo cruciale. L’accesso alla natura è un imperativo per la longevità. La ricerca scientifica sottolinea i profondi effetti del verde sulle funzioni cognitive, sulla riduzione dello stress e sulla resilienza immunitaria. Foreste verticali, tetti verdi e fattorie urbane gestite dall’intelligenza artificiale sostituiranno i paesaggi sterili in cemento.
La trasformazione del settore immobiliare degli Emirati Arabi Uniti riflette un cambiamento più ampio nel modo in cui i residenti vedono lo sviluppo urbano e il benessere umano, che va oltre le aspirazioni tradizionali, come un soggiorno spazioso o una piscina privata, per concentrarsi maggiormente sulle caratteristiche che migliorano il benessere fisico e mentale.
Secondo recenti indagini di mercato, circa il 60-70% dei nuovi quartieri di lusso a Dubai incorporano servizi dedicati al benessere, tra cui centri fitness all’avanguardia, spazi dedicati allo yoga e alla meditazione e ampie aree paesaggistiche per attività all’aperto. Ovvero santuari privati che offrano tranquillità pur mantenendo un comodo accesso ai centri urbani.
Kaminskiy prevede che le città non saranno più entità statiche, ma ecosistemi dinamici e viventi progettati per sostenere la longevità umana. “La salute è la nuova ricchezza e gli acquirenti esigenti daranno priorità al benessere quando investiranno nel settore immobiliare”.