K metro 0 – Johannesburg – Il G20 rappresenta “una significativa espressione della crescente multipolarità mondiale. Tuttavia, negli ultimi anni, la polarizzazione ha generato evidenti tensioni e priorità distorte”. Queste sono le parole del Ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, durante il suo intervento alla riunione dei ministri degli Esteri del G20, tenutasi a Johannesburg,
K metro 0 – Johannesburg – Il G20 rappresenta “una significativa espressione della crescente multipolarità mondiale. Tuttavia, negli ultimi anni, la polarizzazione ha generato evidenti tensioni e priorità distorte”. Queste sono le parole del Ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, durante il suo intervento alla riunione dei ministri degli Esteri del G20, tenutasi a Johannesburg, in Sudafrica, il 20-21 febbraio. Il multilateralismo, purtroppo, risulta profondamente danneggiato. “L’Onu e il suo Consiglio di Sicurezza – ha continuato – spesso si trovano bloccati, e l’agenda globale non può essere ridotta agli interessi di pochi”.
“L’obiettivo della diplomazia, e di un gruppo come il G20, è trovare un terreno comune e creare le basi per la collaborazione. Questo è possibile solo rispettando il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e preservando le istituzioni”.
Jaishankar ha sottolineato che “la situazione geopolitica globale è difficile, a causa delle sfide accumulate dalla pandemia di Covid-19, dei conflitti e del cambiamento climatico. Tra le preoccupazioni attuali ci sono la concentrazione delle catene di approvvigionamento, la militarizzazione del commercio e la trasparenza dei dati. Inoltre, i progressi differenziali su intelligenza artificiale, veicoli elettrici, spazio, droni e idrogeno verde hanno chiare implicazioni geopolitiche per il futuro”.
Il rappresentante di Nuova Delhi ha ribadito la posizione indiana su diverse questioni: accoglienza del cessate il fuoco a Gaza e rilascio degli ostaggi, sostegno all’assistenza umanitaria, condanna del terrorismo e sostegno a una soluzione a due stati; mantenimento del cessate il fuoco in Libano e garanzia di una soluzione inclusiva a guida siriana; ripristino del normale commercio marittimo nella regione; la speranza che le parti interessate in Ucraina si accordino per porre fine alla guerra; e l’attenzione a conflitti come quelli nella Repubblica Democratica del Congo, nel Sudan e nel Sahel, che non ricevono l’attenzione che meritano. Infine, nell’Indo-Pacifico, il diritto internazionale deve essere rispettato e non ci deve essere spazio per la coercizione.
A margine della riunione, Jaishankar ha avuto diversi colloqui, tra cui uno con il suo omologo russo, Sergej Lavrov. Secondo quanto riportato sul suo profilo X, il ministro indiano ha esaminato i progressi della cooperazione bilaterale e discusso degli sviluppi recenti riguardanti il conflitto in Ucraina, incluso il suo incontro a Riad.
Jaishankar è stato accolto anche dal presidente sudafricano, al quale ha trasmesso i saluti del primo ministro indiano, Narendra Modi, e assicurato il sostegno sulle priorità della presidenza di turno del G20. Ha inoltre incontrato Gedion Timotheos, ministro degli Esteri dell’Etiopia, paese invitato come ospite, e ha avuto colloqui con i suoi omologhi del Brasile, Mauro Vieira, e di Singapore, Vivian Balakrishnan.