K metro 0 – Kiev – Cresce la tensione tra Ucraina e Stati Uniti dopo il vertice di Riad tra Washington e Mosca. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un duro attacco al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dichiarandosi “molto deluso” e attribuendogli le principali responsabilità del conflitto con la Russia. “Avreste dovuto
K metro 0 – Kiev – Cresce la tensione tra Ucraina e Stati Uniti dopo il vertice di Riad tra Washington e Mosca. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un duro attacco al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dichiarandosi “molto deluso” e attribuendogli le principali responsabilità del conflitto con la Russia. “Avreste dovuto finirla tre anni fa.
Non avreste mai dovuto iniziarla”, ha affermato Trump in conferenza stampa. Ha inoltre sottolineato che in Ucraina “non ci sono state elezioni”, in linea con le richieste di Mosca, aggiungendo che il Paese è sotto legge marziale e che Zelensky gode di appena il 4% dei consensi. Trump si è detto “molto più fiducioso” di raggiungere un accordo con la Russia e ha anticipato la possibilità di un incontro con Vladimir Putin entro la fine del mese. “La Russia vuole mettere fine a questa barbarie selvaggia”, ha dichiarato.
Zelensky ha replicato con fermezza, accusando Trump di vivere “in uno spazio di disinformazione russa” e di aiutare Putin a uscire dall’isolamento. Pur ribadendo l’intenzione di porre fine alla guerra entro l’anno, ha respinto le affermazioni sui sondaggi, sostenendo che le cifre citate provengono da fonti russe.
Anche il Cremlino ha reagito rapidamente. Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le truppe russe stanno avanzando lungo l’intera linea del fronte e ha accusato Ucraina ed Europa di aver interrotto i contatti diplomatici. Putin ha inoltre minimizzato le preoccupazioni ucraine per l’esclusione dai colloqui tra Stati Uniti e Russia, sottolineando che il Trattato di limitazione delle armi strategiche scadrà nel febbraio 2026 e affermando che l'”isteria” di Kiev è inappropriata. Ha poi criticato i leader europei per aver interferito nel processo elettorale statunitense e ha elogiato la “moderazione” di Trump nei confronti degli alleati, definendolo “abbastanza intelligente” nelle relazioni internazionali.
Putin ha accolto positivamente i colloqui a Riad tra i capi della diplomazia russa e americana, definendoli un “primo passo” verso il ripristino delle relazioni bilaterali e un’opportunità per affrontare questioni globali come il Medio Oriente e la crisi ucraina. Ha assicurato che l’Ucraina non sarà esclusa dai futuri negoziati, confermando che Trump stesso ha garantito la partecipazione di Kiev al processo di pace.
Un altro nodo critico riguarda un presunto accordo tra Ucraina e Stati Uniti sulle risorse minerarie ucraine. Zelensky ha dichiarato di essersi rifiutato di firmare un documento che avrebbe concesso agli Stati Uniti il 50% delle risorse minerarie del Paese, poiché mancavano garanzie di sicurezza. Il presidente ucraino ha aggiunto che il lavoro sul documento è ancora in corso e ha insistito sull’inclusione di clausole chiare per tutelare l’Ucraina.
Dall’Europa, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha espresso preoccupazione per il rischio di una “pace apparente” che concederebbe alla Russia il tempo di riorganizzarsi militarmente. Ha sottolineato che una pace stabile in Europa richiede il coinvolgimento dell’Unione Europea e ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca, mirate a colpire le risorse finanziarie del Cremlino. Baerbock ha inoltre confermato che l’UE fornirà ulteriore supporto militare all’Ucraina, inclusi aiuti per artiglieria, difesa aerea e droni, mentre la Germania si prepara a varare misure di bilancio per sostenere lo sforzo bellico ucraino.
La situazione resta tesa e complessa, con gli Stati Uniti che puntano a un accordo diretto con la Russia, l’Ucraina che chiede garanzie di sicurezza e l’Europa che insiste sul proprio ruolo centrale nei negoziati di pace.