K metro 0 – Bruxelles – Veleni. Invisibili. Come l’aria, malsana, che impregnano. Altro che boccata d’aria fresca! Troppo spesso, respiriamo aria carica di gas nocivi o particelle invisibili che si insinuano nell’organismo. E uccidono prematuramente 7 milioni di persone ogni anno, stima l’OMS (l’Organizzazione mondiale della Sanità). Per i milioni di persone che vivono in
K metro 0 – Bruxelles – Veleni. Invisibili. Come l’aria, malsana, che impregnano. Altro che boccata d’aria fresca! Troppo spesso, respiriamo aria carica di gas nocivi o particelle invisibili che si insinuano nell’organismo. E uccidono prematuramente 7 milioni di persone ogni anno, stima l’OMS (l’Organizzazione mondiale della Sanità).
Per i milioni di persone che vivono in alcune delle città più inquinate del mondo, molte delle quali in Asia, come Nuova Delhi, Dacca (Bangladesh) Bangkok e Giacarta (Indonesia), l’aria cattiva potrebbe sembrare un rischio inevitabile.
Ma ci sono cose che si possono fare per ridurlo. A partire dal comprendere che l’aria non è inquinata solo quando lo sembra. Un cielo azzurro non può garantire aria pulita. La qualità dell’aria varia notevolmente da un luogo all’altro. E da un giorno all’altro. Ma quasi tutto il mondo è esposto a un’aria che non soddisfa i rigorosi standard stabiliti dall’OMS, spiega Anirudda Ghosal, esperto di rapporti fra economia e cambiamenti climatici in un suo recente reportage dal Sudest asiatico.
Gli inquinanti atmosferici spesso provengono dalla combustione di sostanze fossili come carbone, gas naturale, gasolio e benzina per l’elettricità e i trasporti; di raccolti o alberi per scopi agricoli; o da incendi boschivi.
Le particelle fini e inalabili, note come particolato, sono tra le più pericolose. Le più piccole (PM 2.5) hanno un diametro inferiore a 2,5 micron, possono penetrare in profondità nei polmoni umani e sono create principalmente dalla combustione di sostanze combustibili. Le particelle più consistenti (PM 10) sono collegate all’agricoltura, alle strade, all’attività mineraria o alla polvere erosa dal vento, secondo l’OMS.
Altri inquinanti pericolosi includono gas come il biossido di azoto o il biossido di zolfo, prodotti anch’essi dalla combustione di sostanze combustibili.
Fonti e intensità dell’inquinamento atmosferico variano a seconda delle città e delle stagioni. Ad esempio, vecchie motociclette e caldaie industriali sono i principali fattori che contribuisco a generare l’aria malsana di Giacarta, mentre la combustione di rifiuti agricoli è una delle principali cause dei picchi di inquinamento atmosferico nelle città dell’India e della Thailandia.
Le fornaci di mattoni che bruciano carbone contribuiscono all’inquinamento a Dacca, la capitale del Bangladesh. E gli incendi boschivi stagionali causano problemi in Brasile e Nord America.
Le conseguenze per la salute
L’inquinamento atmosferico è il secondo maggior fattore di rischio di morte prematura nel mondo, dopo l’ipertensione, secondo un recente rapporto dell’Health Effects Institute.
L’esposizione a breve termine può scatenare attacchi d’asma e aumentare il rischio di infarti e ictus, soprattutto negli anziani o nelle persone con problemi medici. L’esposizione a lungo termine può causare gravi problemi cardiaci e polmonari che possono portare alla morte (patologie cardiache, broncopneumopatia cronica ostruttiva e infezioni delle vie respiratorie).
Una recente analisi dell’UNICEF ha rilevato che oltre 500 milioni di bambini in Asia orientale e nei paesi del Pacifico respirano aria malsana, che causa ogni giorno la morte di 100 bambini sotto i 5 anni.
Qual è il modo migliore per sapere se l’aria è sicura?
Oltre 6.000 città in 117 paesi monitorano oggi la qualità dell’aria e molte app mobili per il meteo includono informazioni sulla qualità dell’aria. Ma cercare di valutare quanto sia cattiva l’aria guardando questi numeri può creare confusione.
Per aiutare le persone a comprendere più facilmente i livelli di qualità dell’aria, molti paesi hanno adottato un indice di qualità dell’aria o AQI, una scala numerica da 1 a 7, (più alto è il valore, più elevato è il livello di inquinamento atmosferico e più grande il rischio per la salute). Per mostrare se l’aria è pulita o meno spesso vengono assegnati anche colori diversi.
Ma paesi diversi hanno standard di qualità dell’aria diversi. Ad esempio, il limite giornaliero di PM 2.5 in India è più di 1,5 volte superiore a quello della Thailandia e 4 volte superiore agli standard dell’OMS.
Ciò significa che i paesi calcolano gli indici AQI in modo diverso e i numeri non sono confrontabili. Questo è anche il motivo per cui a volte gli indici AQI delle aziende private (che utilizzano standard più rigorosi) possono essere diversi da quelli calcolati dagli enti regolatori nazionali.
I modi migliori per proteggersi dall’inquinamento atmosferico
Quando la qualità dell’aria è scarsa, si cerca di limitare l’esposizione rimanendo al chiuso o indossando una mascherina. Tuttavia, restare in casa non è sempre possibile, soprattutto per le persone che devono vivere o lavorare all’aperto.
Ma le persone devono anche essere consapevoli dell’inquinamento dell’aria interna che spesso può essere causato da comuni attività domestiche come cucinare o persino bruciare un bastoncino di incenso.
I purificatori d’aria possono aiutare a ridurre l’inquinamento dell’aria interna, ma hanno i loro limiti. Funzionano aspirando l’aria da una stanza, spingendola attraverso un filtro che intrappola gli inquinanti prima di rimetterla in circolo. Sono più efficaci se usati in spazi piccoli e quando ci sono persone nelle vicinanze.
Questi congegni possono tuttavia purificare solo una certa quantità di aria. Un piccolo purificatore in una stanza grande, non sarà efficace.
Per non parlare poi del fatto che i purificatori sono anche troppo costosi per le persone in molti paesi in via di sviluppo.