K metro 0 – Budapest – Viktor Orbàn va all’attacco dell’Unione europea dai radio pubblica ungherese “Kossuth”. Il Primo ministro ha affermato che l’Unione europea deve ridurre i prezzi dell’energia e creare un mercato europeo dei capitali se vuole sopravvivere. “L’Ue sarebbe finita” se non attuasse queste misure, ha affermato Orbàn nel suo intervento alla
K metro 0 – Budapest – Viktor Orbàn va all’attacco dell’Unione europea dai radio pubblica ungherese “Kossuth”. Il Primo ministro ha affermato che l’Unione europea deve ridurre i prezzi dell’energia e creare un mercato europeo dei capitali se vuole sopravvivere. “L’Ue sarebbe finita” se non attuasse queste misure, ha affermato Orbàn nel suo intervento alla radio, aggiungendo che “i prezzi dell’energia devono essere ridotti perchè stanno rovinando le aziende europee”.
Secondo il premier, i prezzi dell’energia sono aumentati a causa della guerra in Ucraina, provocata dall’invasione russa, dal “Green Deal” dell’Ue e dalle normative europee. Orbàn ha ripetutamente criticato il “Green Deal”, una strategia per la crescita sostenibile e la protezione del clima, ma che non tiene conto degli interessi dell’economia locale. “Ecco perchè l’industria automobilistica tedesca è nei guai”, ha detto.
Orban ha inoltre sottolineato l’importanza di creare un mercato dei capitali comunitario. “I nostri rivali, gli arabi, gli asiatici e gli americani, perseguono politiche che incoraggiano gli investitori americani ad abbandonare il mercato europeo”, ha sottolineato. A questo proposito, Orbàn ha affermato che Bruxelles dovrebbe “fare un’offerta migliore” con un mercato dei capitali unificato, il che, a suo dire, potrebbe creare maggiori opportunità per le aziende europee. “Se gli stati membri non si accordano su questo, l’Ue è finita”, ha sottolineato il primo ministro.
L’Ungheria, ha detto il premier, continuerà a difendere la sua politica energetica, anche contro la volontà di Bruxelles. Recentemente, l’Ue ha avanzato la proposta per consentire ai fornitori di energia di stabilire liberamente i prezzi, una mossa che, secondo Orbán, rischia di far schizzare le bollette alle stelle. “Non possiamo permettere che le famiglie ungheresi siano le vittime di queste politiche sbagliate. Proteggeremo il nostro sistema e non ci faremo mettere sotto pressione”, ha detto.
Orban ha anche parlato della guerra in Ucraina. L’incontro telefonico tra Donald Trump e Vladimir Putin ha aperto la possibilità di una soluzione diplomatica alla guerra. Il Cremlino ha già parlato della preparazione di un vertice. Orbán ha accolto la notizia con entusiasmo: “Alleluia! Lo aspettavamo da tempo. L’Europa si è dimostrata paralizzata di fronte al conflitto, mentre noi ungheresi abbiamo sempre mantenuto la nostra posizione per la pace”.
Il premier ha sottolineato che il pensiero occidentale sta cambiando: “Fino a poco tempo fa, chi era contro la guerra veniva accusato di essere ‘filo-Putin’. Ora si riconosce che la pace è l’unica strada possibile”.
“L’Europa ha perso 20 miliardi di euro a causa delle sanzioni. Con la pace, la Russia potrebbe rientrare nel sistema economico e di sicurezza europeo, il che darebbe una grande spinta all’Ungheria.”
Sul ruolo dell’Unione europea Orbán è stato chiaro: “Bruxelles ha sempre spinto per la guerra. Perché dovrebbe avere voce nelle trattative di pace? L’Ungheria sarà presente ovunque ci siano in gioco i nostri interessi”.