K metro 0 – Nuova Delhi – Nei prossimi giorni due nuovi voli di rimpatrio di migranti irregolari dagli Stati Uniti atterreranno ad Amritsar, nello stato del Punjab, in India. Secondo l’agenzia di stampa Press Trust of India (PTI), il primo volo arriverà il 15 febbraio con 119 migranti a bordo, seguito da un secondo
K metro 0 – Nuova Delhi – Nei prossimi giorni due nuovi voli di rimpatrio di migranti irregolari dagli Stati Uniti atterreranno ad Amritsar, nello stato del Punjab, in India. Secondo l’agenzia di stampa Press Trust of India (PTI), il primo volo arriverà il 15 febbraio con 119 migranti a bordo, seguito da un secondo il 16 febbraio. Questo fa parte di una più ampia operazione di rimpatrio avviata dalla nuova amministrazione statunitense. Già il 5 febbraio, un primo aereo con 104 cittadini indiani aveva raggiunto Amritsar.
Secondo le stime dei media indiani, sarebbero circa 18.000 gli immigrati indiani entrati illegalmente negli Usa che dovrebbero essere rimpatriati. Il governo di Nuova Delhi ha confermato la propria disponibilità a collaborare, accogliendo coloro la cui nazionalità è stata verificata.
Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha sottolineato che questi rimpatri non sono una novità, bensì una pratica consolidata da diversi anni. I dati ufficiali del Ministero dell’Interno indiano mostrano che il numero di rimpatriati è variato nel tempo, con cifre che vanno dalle 734 persone nel 2009 fino a 1.368 nel 2024.
Jaishankar ha dichiarato che il governo indiano sta lavorando con le autorità statunitensi per garantire il trattamento dignitoso dei migranti espulsi durante i voli di rimpatrio. Le operazioni sono gestite dal servizio di Controllo dell’Immigrazione e delle Dogane (ICE) degli Stati Uniti, che dal 2012 adotta procedure standard per il trasferimento in aereo, incluso l’uso di misure di contenzione. Tuttavia, è stato assicurato che donne e bambini non vengono sottoposti a tali restrizioni e che vengono fornite le necessità di base, come cibo e assistenza medica.
Tuttavia, alcuni attivisti per i diritti umani hanno espresso preoccupazioni sulle condizioni di viaggio e sulle misure di contenzione adottate, chiedendo maggiore trasparenza nel trattamento dei migranti.
Il governo indiano ha ribadito il proprio impegno nella lotta all’immigrazione illegale, sottolineando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e smantellare le reti di traffico di esseri umani.
Parallelamente, sono in corso trattative tra India e Stati Uniti per creare nuove opportunità di immigrazione legale. Si discute l’introduzione di visti di lavoro semplificati e programmi di scambio per professionisti e studenti. Questo potrebbe ridurre il numero di tentativi di ingresso illegale e fornire alternative sicure a chi desidera trasferirsi all’estero.
Anche il portavoce del ministero degli Esteri, Randhir Jaiswal, ha confermato che India e Stati Uniti stanno collaborando attivamente per dissuadere la migrazione illegale e, al tempo stesso, creare nuove opportunità per la migrazione legale. Prima di ogni rimpatrio, le autorità indiane verificano attentamente la nazionalità degli individui interessati.
La cooperazione tra i due Paesi si sta intensificando anche in altri settori, come la sicurezza dei confini, il monitoraggio dei flussi migratori e la condivisione di informazioni sulle reti di immigrazione clandestina. L’obiettivo comune è creare un sistema migratorio più ordinato, che garantisca diritti e sicurezza sia ai migranti sia ai Paesi di accoglienza.