Droni russi su Moldavia e Romania, senza vittime. Allarme aereo

Droni russi su Moldavia e Romania, senza vittime. Allarme aereo

K metro 0 – Bucarest – Il Ministero degli Affari Esteri di Chișinău ha convocato l’ambasciatore russo ieri dopo che diversi droni militari russi hanno attraversato la regione meridionale della Moldavia nella notte tra il 12 e il 13 febbraio. L’attacco massiccio al porto ucraino di Reni, sul Danubio, ha fatto scattare un allarme aereo

K metro 0 – Bucarest – Il Ministero degli Affari Esteri di Chișinău ha convocato l’ambasciatore russo ieri dopo che diversi droni militari russi hanno attraversato la regione meridionale della Moldavia nella notte tra il 12 e il 13 febbraio. L’attacco massiccio al porto ucraino di Reni, sul Danubio, ha fatto scattare un allarme aereo anche in Romania.

Il Ministero ha convocato l’ambasciatore russo Oleg Ozerov e gli ha consegnato i frammenti dei droni caduti in Moldavia, che recavano la scritta “Geran-2”, la designazione russa del drone Shahed di progettazione iraniana. Il diplomatico non ha riconosciuto l’appartenenza dei droni a Mosca, sostenendo che le prove erano “insufficienti” e ha chiesto “ulteriori indagini”. Il Ministero degli Esteri moldavo ha ribattuto che i frammenti di drone sono una prova concreta della violazione della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale del Paese. Ha invitato le autorità russe a “cessare immediatamente queste incursioni”.

I due droni si sono schiantati nel sud della Moldavia, senza causare vittime.

“La Moldavia non ha attaccato nessuno, non ha rivendicato alcun territorio straniero… Eppure i droni e le bombe russe cadono ed esplodono nei nostri villaggi”, ha scritto su Facebook il presidente della Moldavia Maia Sandu, aggiungendo che il Paese non ha ‘le capacità necessarie’ per difendersi.

Sandu ha definito la situazione “una questione seria” e ha accusato di “tradimento” i politici che si oppongono al rafforzamento delle capacità di difesa del Paese. Ha ribadito l’impegno di Chișinău a consolidare i partenariati con gli Stati europei e a modernizzare l’esercito nazionale per garantire la sicurezza dei cittadini. Anche il Presidente del Parlamento, Igor Grosu, ha condannato con forza gli attacchi della Russia all’Ucraina. “È la prima volta che un vero drone militare con un carico esplosivo cade sul nostro territorio… Condanniamo fermamente i massicci attacchi aerei della Russia sull’Ucraina e la violazione dello spazio aereo della Moldavia”. L’ambasciatore è stato informato che il Centro culturale russo di Chișinău sarà chiuso. Due droni sono precipitati anche in Romania, che ha fatto subito decollare due caccia F-16 e due Eurofighter spagnoli al momento impegnati in missioni di polizia aerea, ha dichiarato il ministero della Difesa. Nella tarda serata di giovedì, il ministero ha dichiarato di aver trovato frammenti di droni in due punti della sua sponda del Danubio, a 5 km a ovest e a sud del porto fluviale ucraino di Reni. “Entrambi i droni trasportavano cariche esplosive che sono state distrutte al momento dell’impatto”, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che entrambi i siti erano lontani da aree residenziali e che la NATO era stata informata.

Nella sua prima dichiarazione dopo la nomina a presidente ad interim, Ilie Bolojan ha evitato di fare commenti sulla politica estera, affermando solo che la Romania sarà “ben rappresentata a livello internazionale, con dignità e serietà”.

Gli attacchi dei droni russi hanno anche danneggiato le infrastrutture portuali nel sud dell’Ucraina. Kiev ha fatto sapere che Mosca ha attaccato l’Ucraina con 140 droni durante la notte, ferendo una persona nel distretto di Izmail della regione ucraina di Odesa, che si trova sul fiume Danubio e confina con la Romania e la Moldavia. Le foto condivise dai servizi di emergenza, come riferisce Al Arabiya English, hanno mostrato i soccorritori mentre spegnevano un incendio nel luogo dell’attacco, senza specificare esattamente dove. Le autorità spesso non forniscono informazioni precise per motivi di sicurezza, come dicono, in tempo di guerra. La regione meridionale è uno snodo centrale per le esportazioni ucraine dal Mar Nero e le sue strutture portuali sono state regolarmente attaccate da attacchi a lungo raggio durante la guerra lanciata dalla Russia nel febbraio 2022.

Su 140 droni, l’aeronautica ucraina ha dichiarato di averne abbattuti 85 e 52 non hanno raggiunto i loro obiettivi, probabilmente a causa di contromisure elettroniche. La Russia ha ripetutamente negato di aver preso di mira civili o infrastrutture civili in Ucraina.

Il presidente moldavo Maia Sandu ha evidenziato che le azioni russe stanno “mettendo a rischio le vite dei moldavi”.  E ha aggiunto, su X: “La Russia non rispetta i confini, attacca i civili, diffonde il terrore… Lasciateci in pace, siamo nazioni pacifiche”. In Romania, che condivide con l’Ucraina il confine terrestre più lungo d’Europa e che ha visto ripetutamente atterrare sul proprio territorio frammenti di droni, ai residenti delle contee orientali di Tulcea e Galati è stato al momento consigliato di mettersi al riparo.

 

di Sandro Doria

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