Serbia, il sindaco di Belgrado appoggia la protesta degli studenti

Serbia, il sindaco di Belgrado appoggia la protesta degli studenti

K metro 0 – Belgrado – Il sindaco di Belgrado, Aleksandar Sapic, ha espresso il suo pieno supporto alle manifestazioni di protesta che si susseguono nel Paese dopo il crollo della pensilina alla stazione ferroviaria di Novi Sad. Durante una conferenza stampa, Sapic ha dichiarato di “credere fermamente che non ci sia una sola persona

K metro 0 – Belgrado – Il sindaco di Belgrado, Aleksandar Sapic, ha espresso il suo pieno supporto alle manifestazioni di protesta che si susseguono nel Paese dopo il crollo della pensilina alla stazione ferroviaria di Novi Sad. Durante una conferenza stampa, Sapic ha dichiarato di “credere fermamente che non ci sia una sola persona che non sostenga la necessità di scoprire cosa è successo alla stazione ferroviaria di Novi Sad” e ha sottolineato che i responsabili del crollo della pensilina “devono risponderne”.

Sapic ha inoltre affermato di “sostenere pienamente gli studenti e i giovani che chiedono giustizia”, esprimendo il suo disaccordo con il modo in cui lo Stato ha gestito i blocchi studenteschi.

I manifestanti hanno chiesto non solo la verità sul crollo della pensilina, ma anche un cambiamento radicale nella gestione della cosa pubblica. Le voci di dissenso si sono sollevate in modo sempre più forte nelle piazze, dove le persone si sono unite in un movimento che non riguarda solo le vittime del crollo, ma il futuro stesso del Paese. In queste manifestazioni, le università serbe hanno giocato un ruolo fondamentale, diventando il fulcro della protesta, ma è stato chiaro che l’indignazione ha attraversato tutti i ceti sociali.

Le dimissioni del Primo ministro, Milos Vucevic, sebbene abbiano rappresentato una mossa politicamente strategica per placare la rabbia pubblica, non tuttavia sono soddisfatti del tutto i manifestanti. La decisione di dimettersi è stata vista da alcuni come un tentativo di allontanare l’attenzione dalla vera questione: il sistema di sicurezza e la gestione delle infrastrutture che ha portato al disastro. Sebbene il gesto sia stato considerato una vittoria simbolica per i manifestanti, molti hanno sottolineato che la vera battaglia riguarda la trasparenza e la giustizia nelle indagini, così come una riforma più ampia del sistema politico e amministrativo del Paese.

La decisione di Vucevic è arrivata a seguito di tre mesi di proteste di piazza che hanno avuto inizio a causa della crescente insoddisfazione per la corruzione nel governo, accentuata da un tragico incidente che ha scosso il paese. Il crollo del tetto della stazione ferroviaria di Novi Sad, avvenuto il 1° novembre 2023, ha provocato la morte di 15 persone, un dramma che ha sollevato gravi interrogativi sulla sicurezza e sulla supervisione del lavoro.

Nel frattempo, gruppi di studenti provenienti da diverse parti della Serbia continuano, per il terzo giorno consecutivo, la marcia a piedi e in bicicletta verso Kragujevac, dove sabato si terrà una grande manifestazione di protesta in occasione della Festa nazionale del Paese. Durante il percorso attraverso le città serbe, i residenti accolgono i manifestanti con cibo, bevande, coperte, materassini e squadre di medici volontari che forniscono l’assistenza necessaria. Domani anche un gruppo di studenti dell’Università di Pristina, con sede a Mitrovica, si recherà in autobus a Kragujevac.

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