K metro 0 – Accra – Ken Ofori-Atta, l’ex ministro delle finanze del Ghana, è stato dichiarato latitante dai pubblici ministeri per il suo presunto coinvolgimento in numerosi episodi di corruzione durante il suo mandato. Ofori-Atta è noto per aver lasciato il Ghana nel tentativo di sfuggire alle indagini, e le autorità ghanesi hanno annunciato
K metro 0 – Accra – Ken Ofori-Atta, l’ex ministro delle finanze del Ghana, è stato dichiarato latitante dai pubblici ministeri per il suo presunto coinvolgimento in numerosi episodi di corruzione durante il suo mandato.
Ofori-Atta è noto per aver lasciato il Ghana nel tentativo di sfuggire alle indagini, e le autorità ghanesi hanno annunciato che intraprenderanno tutte le azioni necessarie per assicurarlo alla giustizia, come ha dichiarato il procuratore speciale Kissi Agyabeng.
L’ex ministro è accusato di aver causato ingenti perdite finanziarie allo Stato. Tra le accuse principali vi è la gestione controversa della costruzione di una cattedrale nazionale, un progetto che ha lasciato un buco nel terreno nonostante un investimento di 58 milioni di dollari di fondi pubblici.
Il procuratore speciale ha sottolineato che Ofori-Atta, di 66 anni, non si è presentato per essere interrogato dall’Ufficio del Procuratore Speciale (OSP), nonostante fosse stato informato delle indagini in corso. Secondo Agyabeng, gli avvocati di Ofori-Atta hanno dichiarato che l’ex ministro si trovava all’estero per motivi medici.
Ofori-Atta ha ricoperto la carica di ministro delle finanze da gennaio 2017 a febbraio 2024, sotto il governo del Nuovo Partito Patriottico (NPP). Tuttavia, nelle elezioni di dicembre, il partito è stato sconfitto dal Congresso Nazionale Democratico (NDC), guidato dal neo presidente John Mahama. Quest’ultimo, insediatosi a gennaio, ha immediatamente istituito il comitato investigativo “Recover All Loot” per affrontare le numerose denunce di corruzione. Il comitato ha ricevuto oltre 200 segnalazioni, per un totale di oltre 20 miliardi di dollari in fondi recuperabili.
Dopo il suo insediamento a gennaio, il presidente Mahama ha lanciato un’importante iniziativa anti-corruzione chiamata “Recover All Loot” (“Recupera tutto il bottino”). L’operazione ha lo scopo di recuperare fondi pubblici sottratti attraverso pratiche illecite durante i governi precedenti. Secondo le autorità investigative, sono già state ricevute oltre 200 denunce di corruzione, per un valore complessivo di oltre 20 miliardi di dollari in fondi potenzialmente recuperabili.
Mahama ha dichiarato che la sua amministrazione è determinata a garantire che il Ghana “non diventi più un rifugio sicuro per la corruzione e gli abusi di potere”. Tuttavia, il presidente è stato criticato da alcuni settori della società per aver archiviato diversi casi riguardanti i suoi ex alleati politici, sollevando dubbi sulla reale imparzialità della campagna anti-corruzione.