Iran, ondata di gelo: scuole e uffici chiusi per risparmiare energia

Iran, ondata di gelo: scuole e uffici chiusi per risparmiare energia

K metro 0 – Teheran – L’Iran si trova nuovamente a dover affrontare il difficile compito di razionare le risorse energetiche durante l’inverno, a causa dell’improvviso abbassamento delle temperature. In risposta all’ondata di gelo che ha investito il Paese, il governo ha preso misure drastiche, tra cui la chiusura di scuole e uffici pubblici a

K metro 0 – Teheran – L’Iran si trova nuovamente a dover affrontare il difficile compito di razionare le risorse energetiche durante l’inverno, a causa dell’improvviso abbassamento delle temperature. In risposta all’ondata di gelo che ha investito il Paese, il governo ha preso misure drastiche, tra cui la chiusura di scuole e uffici pubblici a Teheran e in oltre 20 delle sue 31 province. Questo provvedimento è stato adottato per risparmiare energetico e garantire che le risorse limitate vengano utilizzate per le necessità urgenti.

Questa non è la prima volta che l’Iran affronta situazioni simili. Nonostante il Paese sia uno dei maggiori produttori di energia al mondo e possieda, secondo l’Energy Information Administration (EIA), le seconde riserve di gas naturale globali, la carenza di gas e carburante necessari per alimentare le centrali elettriche ha spinto le autorità a razionare l’elettricità. La situazione è particolarmente critica durante i mesi invernali, quando la domanda di energia per il riscaldamento cresce moltissimo.

L’agenzia di stampa “Mehr” ha riferito che, a causa del freddo estremo, delle nevicate abbondanti e del bisogno urgente di ridurre il consumo energetico, molte province hanno dovuto sospendere le attività pubbliche. Le scuole e gli uffici governativi sono stati chiusi in numerose aree, tra cui Teheran, la capitale, e altre province come Alborz, Fars, Hamadan, Isfahan, Kurdistan e Yazd. Non solo i servizi pubblici sono stati influenzati, ma anche la vita quotidiana dei cittadini è stata messa a dura prova.

La compagnia elettrica nazionale, Tavanir, ha confermato che il sistema energetico del Paese sta facendo fronte a una grave crisi, lavorando per mantenere operativi gli impianti. Tuttavia ha anche invitato la popolazione a ridurre il consumo di gas ed elettricità di almeno il 10% per alleviare la pressione sul sistema energetico. Nonostante gli sforzi, le difficoltà nel fornire energia sufficiente durante questa ondata di gelo hanno reso evidente l’urgenza di rivedere le politiche energetiche del Paese.

Le condizioni climatiche in Iran sono particolarmente severe in questo periodo. Le temperature sono scese sotto i -19 gradi durante la notte a Hamadan, una delle province più fredde del Paese, causando enormi difficoltà per i residenti e per i servizi pubblici. Inoltre, le montagne Zagros, a circa 300 chilometri a ovest di Teheran, sono state duramente colpite dalle nevicate, con oltre 60 villaggi che sono rimasti isolati. Le autorità locali hanno attivato operazioni di soccorso aereo per portare rifornimenti essenziali, ma le difficoltà logistiche e le condizioni metereologiche non le agevolano.

Il razionamento energetico in Iran solleva interrogativi sulla sostenibilità delle politiche energetiche del Paese e sulla necessità di investimenti in infrastrutture più moderne e resilienti. Mentre l’Iran continua a lottare con il freddo estremo, le sfide legate alla gestione dell’energia rimangono una delle principali preoccupazioni per il governo e per i cittadini, con la speranza che si trovino soluzioni durature per evitare ulteriori crisi in futuro.

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