K metro 0 – Beirut – Il Libano avrà un nuovo governo dopo oltre due anni di esecutivo ad interim. Lo ha annunciato la presidenza della Repubblica libanese su X, precisando che il capo dello Stato Joseph Aoun ha firmato tre decreti. Il primo “che accetta le dimissioni del governo del primo ministro (ad interim)
K metro 0 – Beirut – Il Libano avrà un nuovo governo dopo oltre due anni di esecutivo ad interim. Lo ha annunciato la presidenza della Repubblica libanese su X, precisando che il capo dello Stato Joseph Aoun ha firmato tre decreti.
Il primo “che accetta le dimissioni del governo del primo ministro (ad interim) Najib Miqati”, un altro “che nomina il primo ministro Nawaf Salam per formare il governo” e un ultimo “per formare un governo di 24 ministri”.
La riforma è l’unica via per un vero cambiamento, con la sicurezza, l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il ritiro di Israele dai villaggi e dalle aree ancora occupate nel sud del Libano. Lo ha affermato il primo ministro Nawaf Salam, dopo la formazione dell’esecutivo, descritto come “il governo della riforma e del salvataggio”. Lo riporta Nova.
“Dobbiamo ristabilire la fiducia tra il governo e il popolo, in particolare tenendo fede alle ambizioni dei giovani”, ha aggiunto il premier. “Nessun governo può soddisfare tutti, ma questa squadra lavorerà in armonia e non sarà un luogo di dissenso ma di lavoro”, ha auspicato Salam, che ha aggiunto di voler “ristabilire lo Stato di diritto, il che significa porre le basi per la riforma e il salvataggio, in modo che, insieme al presidente (della Repubblica, Joseph Aoun), possiamo iniziare a costruire un nuovo Libano”.
Il premier ha inoltre affermato di voler ripristinare la fiducia tra il Libano e i paesi vicini. Il nuovo esecutivo è composto da Tarek Mitri (vice primo ministro), Yassine Jaber (Finanze), Ghassan Salamé (Cultura), Ahmad Hajjar (Interno), Joe Raggi (Esteri), Tamara Elzein (Ambiente), Michel Menassa (Difesa), Amer Bsat (Economia), Laura el Khazen Lahoud (Turismo), Rima Karamé (Educazione), Joe Saddi (Energia), Hanine Sayyed (Affari sociali), Fayez Rassamny (Lavori pubblici e Trasporti), Joe Issa el Khoury (Industria), Nizar Hani (Agricoltura), Noura Bairakdarian (Gioventù e Sport), Charles el Hajj (Telecomunicazioni), Kamal Chéhadé (Sfollati), Mohammad Haidar (Lavoro), Rakan Nasreddine (Sanità), Paul Morcos (Informazione), Fadi Makki (Sviluppo amministrativo), Adel Nassar (Giustizia).