K metro 0 – Berlino – All’inizio del 2025, il sentimento nell’industria automobilistica in Germania ha toccato un nuovo minimo. Il Business Climate Index del settore è sceso a -40,7 punti a gennaio, rispetto ai -35,0 punti di dicembre. Secondo l’esperta di settore di Ifo (Istituto per la ricerca economica), Anita Wolfl, “L’industria automobilistica è
K metro 0 – Berlino – All’inizio del 2025, il sentimento nell’industria automobilistica in Germania ha toccato un nuovo minimo. Il Business Climate Index del settore è sceso a -40,7 punti a gennaio, rispetto ai -35,0 punti di dicembre. Secondo l’esperta di settore di Ifo (Istituto per la ricerca economica), Anita Wolfl, “L’industria automobilistica è intrappolata in una crisi, con la sua competitività in serio pericolo”
Questo declino del clima aziendale è stato alimentato sia dalla situazione attuale delle imprese che dalle aspettative future. Con un punteggio di -39,1 punti, la valutazione della situazione attuale è risultata significativamente peggiore rispetto al mese precedente (-32,6 punti). Le aspettative, nel frattempo, sono scese a -42,3 punti.
Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda la competitività del settore automobilistico. Le aziende hanno valutato la loro posizione sui mercati esteri come mai prima d’ora, con un calo sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea. Inoltre, è stato registrato un notevole arretramento nel mercato tedesco. Secondo Wolfl “La forte concorrenza della Cina, le minacce di dazi doganali da parte degli Stati Uniti e la crescente pressione interna stanno mettendo a dura prova l’industria automobilistica tedesca”.
Nonostante il clima negativo, a gennaio le immatricolazioni di veicoli elettrici in Germania hanno registrato un aumento del 53,5%, con un totale di 34.500 nuove unità, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo dato è stato comunicato dall’Autorità Federale per i Trasporti a Motore (Kba).
Tuttavia, l’alta crescita è in gran parte dovuta al basso livello delle immatricolazioni nel gennaio 2024, quando si è verificato un brusco calo a causa dell’interruzione dei finanziamenti. “La forte crescita di gennaio 2025 deve essere contestualizzata”, ha dichiarato la società di consulenza EY. “Resta da vedere se questi numeri segneranno l’inizio di una tendenza positiva”.