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Svezia, il premier ammette: “Violenze delle gang senza controllo”

Svezia, il premier ammette: “Violenze delle gang senza controllo”

K metro 0 – Stoccolma – Negli ultimi anni, la Svezia sta affrontando un’escalation di violenza senza precedenti, caratterizzata da un aumento vertiginoso di crimini legati alle gang, sparatorie e attacchi con esplosivi. La situazione è diventata talmente grave che il primo ministro, Ulf Kristersson, ha lanciato un allarme. Quello che un tempo era considerato

K metro 0 – Stoccolma – Negli ultimi anni, la Svezia sta affrontando un’escalation di violenza senza precedenti, caratterizzata da un aumento vertiginoso di crimini legati alle gang, sparatorie e attacchi con esplosivi. La situazione è diventata talmente grave che il primo ministro, Ulf Kristersson, ha lanciato un allarme.

Quello che un tempo era considerato uno dei Paesi più sicuri e pacifici del mondo si trova oggi a combattere una crisi che minaccia non solo la sicurezza pubblica, ma anche la stabilità sociale e politica della nazione. Il problema, inoltre, non riguarda più solo la Svezia: la violenza delle bande sta rapidamente diffondendosi anche in altri Paesi nordici, come Danimarca, Norvegia e Finlandia, facendo emergere una vera e propria emergenza.

La criminalità organizzata in Svezia è in crescita da oltre un decennio, ma negli ultimi anni la situazione è precipitata. Le gang sono diventate sempre più spregiudicate, utilizzando metodi violenti per il controllo del territorio, il traffico di droga e la gestione delle estorsioni.

Uno degli aspetti più preoccupanti è l’aumento degli attacchi con esplosivi, che sono diventati una realtà quasi quotidiana. Inoltre, la Svezia registra oggi uno dei tassi di crimini con armi da fuoco più alti dell’Unione Europea. Secondo i dati ufficiali, nel 2023 sono stati registrati una media di una sparatoria al giorno ogni 10 milioni di abitanti e 53 persone sono state uccise in scontri a fuoco.

Sono circa 1.700 membri delle gang che hanno meno di 18 anni. Molti vengono arruolati come sicari o corrieri della droga. Le organizzazioni criminali li sfruttano perché le leggi svedesi prevedono pene più leggere per i minori, rendendoli meno vulnerabili a condanne severe. In alcuni casi, sono stati documentati omicidi commissionati da bande a ragazzi di appena 12-13 anni. Alcune zone periferiche di Stoccolma, Göteborg e Malmö sono diventate veri e propri epicentri della criminalità, dove le forze dell’ordine faticano a mantenere il controllo.

Ulf Kristersson ha ammesso ufficiale che il governo non ha il pieno controllo della situazione: “La Svezia è nel mezzo di una nuova ondata di violenza. Gli attacchi con esplosivi stanno aumentando con una frequenza quasi quotidiana. È chiaro che non abbiamo il controllo su questa situazione, altrimenti non saremmo qui a discuterne”.

Queste parole, pronunciate durante una riunione d’emergenza del governo, hanno sollevato un ampio dibattito a livello nazionale e internazionale. Kristersson, eletto nel 2022 con la promessa di rafforzare la sicurezza, si trova ora sotto una forte pressione dell’alleato di estrema destra, i Democratici Svedesi, e intende anticipare il progetto di legge che concederà alla polizia maggiori poteri per trattenere i minori di 15 anni in alcune circostanze, originariamente prevista per l’estate del 2026, la legge dovrebbe entrare in vigore già il 1° ottobre di quest’anno. Altre misure adottate di recente per affrontare la violenza delle bande svedesi sono la proposta di modificare la Costituzione del Paese per privare i doppi cittadini della loro cittadinanza se colpevoli di essere coinvolti in crimini di bande.

I rappresentanti delle opposizioni sottolineano che un approccio esclusivamente repressivo potrebbe non essere sufficiente. Senza un piano strutturale per migliorare l’integrazione sociale e ridurre il reclutamento giovanile nelle bande, il rischio è che la Svezia continui a essere un terreno fertile per la criminalità organizzata.
Il premier ha aggiunto che si tratta di un problema “ereditato” che non sarà possibile risolvere prima di dieci anni. Tra le altre misure allo studio, una modifica della Costituzione che consenta di privare della cittadinanza svedese chi ha doppia cittadinanza e venga condannato per attività criminali e l’espulsione dei condannati stranieri perchè scontino la pena in patria.

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