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Spagna, l’aumento degli stranieri fondamentale per la crescita economica

Spagna, l’aumento degli stranieri fondamentale per la crescita economica

K metro 0 – Madrid – Negli ultimi anni la Spagna ha avuto una profonda trasformazione demografica, che l’ha vista crescere a un ritmo molto più rapido rispetto ai suoi vicini europei. Dal 2018, la popolazione spagnola è aumentata del 4,2%, passando da 46,6 milioni a 48,6 milioni di abitanti all’inizio del 2024. Questo tasso

K metro 0 – Madrid – Negli ultimi anni la Spagna ha avuto una profonda trasformazione demografica, che l’ha vista crescere a un ritmo molto più rapido rispetto ai suoi vicini europei. Dal 2018, la popolazione spagnola è aumentata del 4,2%, passando da 46,6 milioni a 48,6 milioni di abitanti all’inizio del 2024. Questo tasso di crescita supera di gran lunga quello della Francia (2,1%) e contrasta con la tendenza in Italia, dove la popolazione sta diminuendo.

Secondo i dati più recenti presentati dal Ministero dell’Inclusione, della Sicurezza Sociale e delle Migrazioni, questo fenomeno è principalmente dovuto all’importante contributo dei lavoratori stranieri. La ministra Elma Saiz ha dichiarato che “questa grande trasformazione demografica ha il suo volto più visibile proprio nel mercato del lavoro, che non sarebbe cresciuto così tanto senza l’apporto dei lavoratori stranieri”.

Nel 2024, la Spagna ha registrato un record di 21,34 milioni di iscritti alla previdenza sociale, con un incremento di 1,5 milioni di persone dall’introduzione delle riforme nel mercato del lavoro. Di questi, ben 611.013 sono lavoratori stranieri, che rappresentano il 40,4% del totale. Questo aumento è stato accompagnato da un altro dato interessante: nel solo 2024, il 40,1% dei nuovi posti di lavoro creati (202.616 su un totale di 505.315) è stato occupato da lavoratori stranieri. In questo periodo, quindi, 289.910 spagnoli e 212.042 lavoratori stranieri sono entrati nel mercato del lavoro.

Il Segretario di Stato per la Sicurezza Sociale e le Pensioni, Borja Suárez, ha enfatizzato come l’occupazione straniera sia cresciuta più rapidamente rispetto a quella dei cittadini nazionali, con un aumento della loro partecipazione al mercato del lavoro che ha fatto salire la loro quota dal 10,4% nel 2018 al 13,5% alla fine del 2024. Questo fenomeno ha avuto un impatto positivo anche sul sistema pensionistico.

La ministra Saiz ha sottolineato come le ultime riforme del governo, guidato da Pedro Sànchez, abbiano consentito una maggiore inclusione dei migranti nella società spagnola. “Questi risultati sono il frutto di un lavoro congiunto all’interno del Ministero, della collaborazione interministeriale, del dialogo sociale e con diverse istituzioni”.

La Spagna ha visto una crescita della popolazione del 4,2% dal 2018 al 2024, con il numero di migranti che ha raggiunto i 7.027.810 al 30 giugno 2024, un aumento di 1,66 milioni rispetto alla stessi dati del 2018. La Segretaria di Stato per le Migrazioni, Pilar Cancela, ha sottolineato come “le politiche del governo siano state fondamentali per permettere una piena inclusione dei migranti nel tessuto sociale e lavorativo della Spagna”.

Un altro aspetto importante delle politiche migratorie spagnole è la riforma del 2021, che si è concentrata principalmente sui minori non accompagnati, un gruppo vulnerabile che ha visto un significativo miglioramento nelle sue condizioni. La riforma ha consentito a circa il 60% dei minori e dei giovani in affidamento fino all’età di 23 anni di essere registrati alla previdenza sociale.

Questa forte crescita demografica e il contributo dei lavoratori stranieri hanno giocato un ruolo fondamentale nel rafforzare il sistema economico della Spagna, che oggi si presenta come un modello di integrazione e crescita, dove le politiche migratorie hanno portato a risultati tangibile.

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