K metro 0 – Londra – Il governo britannico ha annunciato un nuovo pacchetto di leggi per rafforzare la sicurezza delle frontiere e contrastare l’immigrazione clandestina. La ministra degli Interni, Yvette Cooper, ha presentato il disegno di legge che introduce strumenti simili a quelli antiterrorismo per i trafficanti di esseri umani, in linea con l’impegno
K metro 0 – Londra – Il governo britannico ha annunciato un nuovo pacchetto di leggi per rafforzare la sicurezza delle frontiere e contrastare l’immigrazione clandestina. La ministra degli Interni, Yvette Cooper, ha presentato il disegno di legge che introduce strumenti simili a quelli antiterrorismo per i trafficanti di esseri umani, in linea con l’impegno del premier Keir Starmer a ridurre l’immigrazione.
L’obiettivo principale del governo è fermare le partenze dalla Francia, un fenomeno che ha registrato un forte incremento negli ultimi anni. Solo nel mese scorso, oltre 1.000 persone sono sbarcate in Inghilterra.
Una delle novità più rilevanti della nuova legge è l’introduzione di un reato che punisce la “messa in pericolo di vite in mare” con cinque anni di carcere. Le nuove normative non si limitano ai trafficanti, ma si estendono anche a coloro che vendono e gestiscono parti di imbarcazioni, sospettate di essere utilizzate per attraversare la Manica, potrebbero rischiare fino a 14 anni di carcere.
Il premier Keir Starmer ha criticato il piano Ruanda dei conservatori: “In due anni sono stati rimandati solo quattro volontari”, nonostante il progetto sia costato 700 milioni di sterline. I laburisti hanno invece seguito la strada di accordi bilaterali e da luglio sono stati espulsi circa 16.400 migranti irregolari, il numero più alto dal 2018.
Nonostante la strategia di espulsione e la severità delle nuove misure, il piano del governo non è privo di critiche. Molti parlamentari laburisti, così come le organizzazioni per i diritti umani, hanno messo in discussione la decisione di escludere i migranti che attraversano la Manica con piccole imbarcazioni dalla possibilità di chiedere protezione contro la tratta di esseri umani e la schiavitù moderna.
Secondo le critiche, questa misura potrebbe danneggiare i diritti dei migranti, che spesso si trovano in situazioni di estremo rischio, e potrebbero essere trattati come criminali piuttosto che come vittime.
Le misure proposte dal governo del Regno Unito pongono una sfida difficile: equilibrare la necessità di sicurezza con la protezione dei diritti umani. Se da un lato è fondamentale garantire il controllo delle frontiere e proteggere la sicurezza nazionale, dall’altro il trattamento dei migranti deve rispettare principi di giustizia e solidarietà internazionale. La questione migratoria continuerà ad essere uno dei temi più divisivi e discussi nel Regno Unito, con diversi punti di vista sul modo migliore per affrontarla senza compromettere i diritti fondamentali degli individui.